Notre-Dame si trasforma: una grande serra al posto del tetto

Un collettivo di architetti francesi lancia una proposta suggestiva e visionaria: piacerà ai francesi (e ai finanziatori)?

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L’incendio che ha devastato la Cattedrale di Notre-Dame il 15 aprile ha aperto una ferita nel cuore dell’Europa e di tutti noi: vedere un simbolo dell’arte e della cultura occidentale andare in fiamme sotto gli occhi impotenti di tutto il mondo è stato un duro colpo, mitigato dalla successiva consapevolezza che non tutto è stato perduto e che la Cattedrale potrà essere restaurata e tornare bella come prima.

Ma i francesi la vogliono proprio identica a com’era? In queste settimane si sono alternate molte ipotesi, più o meno fattibili, sulla ricostruzione: c’è chi vorrebbe ricreare il monumento esattamente com’era in passato e chi lo restaurerebbe con materiali moderni (e c’è anche chi offre voli gratis per aiutare il recupero)

Tra le varie proposte, una sta facendo il giro del web: un collettivo di architetti francesi, il NAB, ha pubblicato sul sito Designboom una bozza di restauro del tetto, chiamandola “Notre Dame de Paris in green for all of us”. Si tratta in sostanza di realizzare una grande serra didattica trasparente al posto del sottotetto della Cattedrale, che verrebbe utilizzata per progetti di inclusione sociale dedicati ai meno abbienti, ma anche per laboratori didattici per bambini: un’idea che unisce conservazione e storia alle problematiche sociali e alle sfide ecologiche della società contemporanea.

 

La guglia centrale, bruciata e collassata durante il rogo, potrebbe diventare un grande apiario, con migliaia di alveari al suo interno. Il NAB ha sottolineato che verrebbero utilizzati, dove possibile, i resti della struttura originale del tetto in legno, ad esempio per realizzare i terrapieni della serra, mentre la forma rispetterebbe la linea originale ma sarebbe composta di travi in acciaio color oro per sostenere i pannelli di vetro.

Un’idea suggestiva e visionaria, che donerebbe un aspetto decisamente nuovo allo skyline di Parigi: chissà cosa ne penseranno i francesi (e chi ha donato milioni di euro per il restauro)?

 

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