Sei un ninja disoccupato? Ecco l'offerta di lavoro che fa per te

Se il lavoro di ufficio vi annoia e avete sempre desiderato fare altro nella vita, forse è arrivato l’annuncio di lavoro che fa per voi

2 Agosto 2018

C’è chi sogna di fare il pirata e chi l’astronauta, ma perché volere l’impossibile quando si può essere un magnifico ninja?

Si, avete capito bene. È stato indetto un concorso per ninja. Il miglior combattente sarà assunto a tempo pieno nella città di Iga, con un salario che potrebbe andare dai 23mila agli 85mila euro. Non è uno scherzo, ma la realtà. Come tutti sanno, i ninja sono guerrieri molto famosi in Giappone: in passato hanno combattuto al servizio degli imperatori ed erano tra le figure più temibili in un esercito. Silenziosi, misteriosi e letali, hanno ispirato la creazione di personaggi del calibro di “Nino il mio amico ninja” e “Naruto”. C’è però un problema. I ninja sono quasi scomparsi.

Visto l’ammodernarsi dei tempi e i cambiamenti nel mondo del lavoro, i ninja stanno diventando una categoria non più molto ambita dai giovani millennials. La cittadina di Iga in Giappone, quindi, è dovuta correre ai ripari. Forse non tutti sanno che Iga è una delle dimore storiche dei ninja: i guerrieri di Iga, infatti, hanno servito lo shogunato dei Tokugawa per duecento anni. Della loro schiera faceva parte Hattori Hanzo, personaggio storico che ha ispirato film, libri, fumetti, miti e leggende.

La cittadina di Iga vive molto di turismo. Una delle sue attrazioni principali è il festival dei ninja, che fa arrivare in città 30mila turisti. Questi sono intrattenuti da performers che fanno finta di combattere e mostrano le mosse più famose dei guerrieri ninja. Senza la materia prima però, è difficile che il festival possa avvenire ed è quindi messo a rischio. Se siete disoccupati, questo potrebbe essere il vostro momento: perché scegliere un lavoro qualsiasi se si può diventare un ninja?

I ninja erano in genere spie o mercenari i cui atti non rientravano proprio nell’alveo della legalità e dell’onore (tanto che erano molto malvisti dai samurai). Erano attivi soprattutto nella provincia di Iga e Koka, ma iniziarono a scomparire dopo l’unificazione del Giappone e l’inizio dell’era Meiji. Sono una parte importante della tradizione e del folklore popolare e ancora oggi si caratterizzano come uno degli aspetti più affascinanti del Giappone.

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