Se l’anno scorso pensavamo che questa estate sarebbe stata molto più tranquilla a livello di gestione dei contagi da Covid-19, non avevamo certamente messo in conto della rapidissima diffusione di varianti e sottovarianti ancor più potenti del Coronavirus.
Omicron 5 oramai lo troviamo dappertutto e i due ceppi più recenti – BA.4 e BA.5 sono stati scoperti per la prima volta in Sud Africa lo scorso aprile – sono diventati estremamente resistenti sia agli anticorpi naturali che al vaccino.
In Italia, infatti, si stanno superando i 100mila casi giornalieri e i ricoveri sono in progressivo aumento nonostante per la maggior parte delle persone che risultano positive, i sintomi tipici del Covid, di Omicron 5 e delle sottovarianti siano generalmente lievi e passeggeri.
Sintomi come tosse, mal di gola, naso che cola, febbre e ancora perdita di olfatto e gusto, dolori muscolari, lombari e alle ginocchia (riportati anche nei bambini) sono tipici segnali che Omicron ha colpito: quel che spaventa di più è che purtroppo possiamo reinfettarci anche dopo sole quattro settimane, secondo quanto dichiarato da Andrew Robertson, l’attuale responsabile della salute dell’Australia occidentale, a News.com.au.
“Stiamo assistendo a un numero crescente di persone che sono state infettate con il BA.2 e che poi si infettano dopo quattro settimane” ha fatto sapere prima di aggiungere: “Quindi forse dopo sei-otto settimane sviluppano una seconda infezione, che quasi certamente è BA.4 o BA.5”.
Lo studio Antibody evasion by SARS-CoV-2 Omicron subvariants BA.2.12.1, BA.4, & BA.5 conferma che quest’ultimo ceppo è il più pericoloso perché estremamente trasmissibile: esso sarebbe infatti in grado di eludere gli anticorpi provenienti dal vaccino e bypassare la naturale immunità al virus derivante da un precedente contagio.
Fino a qualche mese fa, chi era guarito dal Covid, poteva stare tranquillo per almeno tre mesi avendo una carica forte di anticorpi; oggi con Omicron BA.5 bastano solo 4 settimane: non abbassiamo troppo la guardia, perché con l’arrivo dell’autunno le cose potrebbero precipitare.
