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Pallavolo, vince la transgender Tifanny: "Giocare un mio diritto"

Tiffany, la pallavolista transgender ha vinto la sua battaglia, giocherò in Italia in una squadra femminile

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Alla fine Tifanny ce l’ha fatta e ha ottenuto il sì della pallavolo. La giocatrice della Golem Palmi, squadra di pallavolo che fa parte del campionato di Serie A2 femminile, di cui si era parlato molto nei giorni scorsi, ha vinto la sua battaglia. Tifanny giocherà nel campionato femminile e il suo cambio di sesso non rappresenta un fattore di vantaggio nei confronti delle avversarie

La giocatrice brasiliana è arrivata in Italia il 16 febbraio, dopo aver militato in diverse squadri maschili, pronta a giocare in una squadra di sole donne. Sin da subito la sua presenza in campo di Tiffany è stata fortemente contestata dagli altri club, secondo cui dovrebbe in realtà giocare contro gli uomini.

Sul caso è intervenuta in queste ore la federvolley che ha precisato come, secondo le norme Cio, l’unico modo per indicare se un atleta può giocare in una squadra maschile o femminile “è il livello del testosterone”.

“In merito alle norme federali per il tesseramento di atleti transgender, con la volontà di fare maggiore chiarezza sulla materia – ha spiegato la Fipav in una nota  –  […] Si sottolinea che oggi l’unico indicatore medico-scientifico che può dire se un atleta può giocare in una categoria maschile o in quella femminile è il livello di testosterone. Tale livello, per poter essere considerati atleta donna, non dovrà eccedere per un anno intero i dieci nanogrammi per litro e dovrà essere raggiunto un anno prima dell’evento sportivo al quale si intende partecipare”.

Tifanny in questo caso, aveva già ottenuto un nulla osta da parte della federazione internazionale, per giocare con le donne. Grande soddisfazione da parte della brasiliana, che ha espresso tutta la sua gioia per la decisione in una nota congiunta con la società Golem Software Volley Palmi. “Abbiamo accolto con grande gioia l’intervento della Fipav sul caso – si legge nel comunicato -, che ha messo un definitivo punto sulla questione sollevata dalle altre società e dalla Lega di Pallavolo Serie A Femminile. Tifanny spera che la vicenda si possa chiudere al più presto consentendole, come del resto sta già facendo, di concentrarsi esclusivamente sulla sua passione e sul suo lavoro, il volley, senza doversi preoccupare ulteriormente di riaffermare i propri diritti, messi sin qui in discussione senza che ve ne fosse una reale e fondata motivazione”.

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