Il regista premio Oscar, Paolo Sorrentino è alla Mostra del cinema di Venezia per presentare la mini serie tv da lui diretta, The Young Pope, con protagonista Jude Law. Intanto, secondo una fonte attendibile citata dal magazine Variety, si vociferano indiscrezioni sulla sua prossima opera. Sorrentino starebbe scrivendo una nuova sceneggiatura sull’ex premier Silvio Berlusconi. Il titolo per questa nuova creazione, almeno per il momento, sarebbe “Loro” con sottinteso richiamo a “L’oro”.
La sceneggiatura dovrebbe diventare poi un film drammatico che illustrerà il mondo di Berlusconi e della sua cerchia di amicizie. Nonostante il tema spigoloso, non ha però intenzione di criticare sterilmente e condannare a priori la condotta dell’ex premier. Sarà più un’analisi del suo stile di vita attraverso i 20 anni in cui è stato al potere in Italia. Ci si può comunque aspettare, nonostante la volontà di mantenersi imparziali, che Sorrentino mostrerà, come in ogni sua opera, gli aspetti più infimi dell’umanità e la goliardia anche in questo ambiente.
Il film dovrebbe essere prodotto da Indigo Films, compagnia che ha finanziato tutti i film di Sorrentino. Potrebbero essere gli unici a dare fondi a Paolo per “Loro”. L’altro suo produttore, che ha finanziato anche “La grande bellezza” e “The youth”, è Medusa Films, compagnia di proprietà di Berlusconi che molto difficilmente accetterà la proposta.
Sorrentino ha già creato un film su un politico italiano: “Il Divo” parla del senatore a vita Giulio Andreotti, al massimo del potere in un Italia postbellica, fino agli anni ’90. Con questa pellicola aveva vinto il premio della giuria al Festival di Cannes del 2008. Il titolo è da riferirsi a uno dei molti soprannomi che ha avuto Andreotti negli anni e che si rifà al titolo con cui si autodefiniva Giulio Cesare.
Tuttavia il regista napoletano non sarà il primo a ritrarre l’ex premier: già nel 2006 Nanni Moretti lo aveva analizzato ne “Il caimano”. Questa pellicola parla di un produttore di b-movie che, volendo creare qualcosa di più serio, decide di finanziare la sceneggiatura di una giovane donna che consiste in una satira sull’ascesa di Berlusconi. Il film, fin da prima di uscire, aveva scatenato critiche per poi essere accettato da Silvio, che si era addirittura autodefinito “il caimano”. Vedremo se questa sorte toccherà anche al film di Sorrentino.
Il ruolo dell’imprenditore milanese sembra sia stato assegnato a un attore non propriamente specializzato nei ruoli drammatici. Come Toni Servillo è stato reso la copia di Andreotti, così Massimo Boldi diventerà Silvio Berlusconi. Mai l’attore è stato chiamato da un premio Oscar, sebbene in passato abbia recitato in un film drammatico come Festival di Pupi Avati. Sarà un prova importante per l’attore visto che il film, data anche l’importanza del protagonista e il nome importante del regista, avrà risonanza mondiale. Ma Sorrentino non è nuovo a questi esperimenti: ne La Grande Bellezza (film premiato con l’Oscar) uno degli attori principali è Carlo Verdone, uno dei comici più accreditati.