Passeggero non si lava da settimane: atterraggio d'emergenza

Un aereo Transavia è dovuto atterrare a causa di un passeggero che non si lavava da settimane: ecco cos’è successo

2 Giugno 2018

Memo per il prossimo viaggio: farsi una doccia prima di prendere l’aereo. Un passeggero del volo Transavia, deve però averlo scordato.

Capita a tutti di andare di fretta, soprattutto quando si viaggia, e magari non farsi la doccia prima di uscire fuori di casa per correre all’aeroporto. «Mi laverò quando arriverò in albergo», pensano tanti. Ma c’è chi evidentemente ha deciso di passare allo step successivo, e dilatare questo periodo di astinenza dal bagnoschiuma per diverse settimane. Come il passeggero del volo Transavia HV5666 che dalle Canarie era diretto ad Amsterdam. Una volta a bordo, infatti, l’equipaggio e i viaggiatori hanno iniziato a sentire un odore molto forte che ha addirittura provocato vomito e malori tra alcune persone. Stando a quanto riportato dal quotidiano olandese De Telegraaf, l’uomo non si sarebbe lavato per settimane ed era perfettamente consapevole delle sue condizioni.

Per cercare di arginare il problema, l’equipaggio del volo Transavia ha prima messo in “quarantena” l’uomo dentro il bagno, ma chiaramente questa non poteva essere una soluzione per tutto il viaggio. Viste le lamentele – tra un conato di vomito e l’altro – dei passeggeri, il pilota ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza a Faro, in Portogallo. A quel punto, l’uomo è stato fatto scendere dal velivolo e allontanato. Si sarà fatto una doccia prima di prendere un altro mezzo? Speriamo proprio di sì.

La compagnia aerea Transavia ha giustificato l’atterraggio di emergenza con la dicitura “ragioni mediche”, forse per evitare di finire su tutti i giornali. I passeggeri presenti a bordo, però, hanno raccontato un’altra storia. Che parla di puzza, cattivo odore, buste per il vomito distribuite a gogo, gente che piange disperata, hostess che spruzzano deodorante come se non ci fosse un domani. E bagagli a mano impregnati di fetore: addio bikini sfoggiato alle Canarie, nemmeno la lavatrice ti può salvare.

Eppure una domanda sorge spontanea: ma in fila al check-in nessuno si era reso conto delle condizioni dell’uomo? Possibile che nessuno abbia notato che avrebbe avuto bisogno di una lavata prima di salire su un mezzo di trasporto dove non si possono nemmeno abbassare i finestrini per far passare un po’ d’aria fresca? Ai posteri l’ardua sentenza.

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