Perché Capodanno si festeggia il 31 dicembre e non il 1° gennaio?

Tutto pronto per festeggiare Capodanno come si deve? Ma perché celebriamo l’inizio del nuovo anno il 31 dicembre, San Silvestro? La storia

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Tra qualche giorno anche il 2021 sarà alle nostre spalle e con esso paure e incertezze legate alla pandemia e a tutti i sacrifici che ognuno di noi ha compiuto per proteggere se stesso e la propria famiglia (se volete dare un’occhiata all’oroscopo, ecco i 5 segni più fortunati).

Vi siete mai chiesti perché siamo soliti festeggiare Capodanno il 31 dicembre? Effettivamente l’ultimo giorno dell’anno è dedicato a San Silvestro, che rappresenta dunque la vigilia di Capodanno, mentre il 1° gennaio coincide con l’inizio del nuovo anno (e sapete perché festeggiamo Santo Stefano? La curiosità poco conosciuta).

Tutto nasce a Roma, nel 46 a.C., quando Giulio Cesare istituì il calendario giuliano facendo coincidere il 1° gennaio con l’avvio del nuovo anno: prima della promulgazione del calendario giuliano, infatti, Capodanno era fissato al 1° marzo. Per come la conosciamo noi, la festa ha origini pagane e giungeva dopo i Saturnali, le feste romane per il dio Saturno che si svolgevano a fine dicembre: a inizio anno, invece, si rendeva grazie al dio Giano (di qui il termine ‘gennaio’) anche se in molti paesi il Capodanno era fissato in altre date.

Un esempio? In Inghilterra, Irlanda ma anche Firenze e Pisa il Capodanno si festeggiava il 25 marzo, in Spagna Natale e Capodanno coincidevano con il 25 dicembre, mentre in Puglia e Calabria si festeggiava il 1° settembre.

Fu Papa Innocenzo XII nel 1691 a far convergere tutte le diverse ricorrenze sotto un’unica data, il 1° gennaio appunto, nel calendario gregoriano.

Nonostante l’uniformità di date, le tradizioni da paese a paese sono molto diverse: si va dal mangiare le lenticchie sperando nella buona sorte in Italia al lasciare la porta aperta in Russia dopo il 12° rintocco per dare il benvenuto al nuovo anno, passando per la tradizione spagnola del mangiare 12 chicchi d’uva, uno per ogni rintocco dell’orologio presente a Puerta del Sol a Madrid.

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