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Le Hawaii sono il primo stato a vietare la pesca agli squali

Le isole Hawaii sono il primo stato al mondo a vietare la pesca agli squali: una necessaria misura per la protezione dei predatori marini

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Nelle isole Hawaii è diventato illegale andare a pesca di squali. Si tratta del primo stato al mondo a mettere in atto una misura del genere, un divieto assoluto di catturare, pescare e uccidere qualsiasi specie di squalo che viva o transiti nelle sue acque territoriali.

La legge numero 51 è stata subito celebrata in tutto il mondo, trovando il plauso delle associazioni che si battono per la tutela degli oceani e degli animali, ma anche dal mondo della ricerca scientifica. Si tratta infatti di un passo necessario ed importante per salvaguardare gli squali che, a causa della pesca massiccia e dei cambiamenti climatici, stanno scomparendo ad una velocità impressionante.

Il divieto di pesca degli squali delle Hawaii va in questo senso e, soprattutto, mira a proteggere i giovani esemplari, quelli che vengono catturati con maggiore frequenza prima che possano riuscire a riprodursi. Già dal 2010, nelle Isole è vietato il commercio di pinne di squalo, che interessano la pratica del finning, che consiste nello strappare la pinna dorsale a questi animali.

La presenza degli squali nelle acque di tutto il mondo è fondamentale per la conservazione dell’ecosistema marino, nel quale svolgono un ruolo fondamentale. Inoltre, con questa nuova protezione che arriva da parte del governo hawaiano, si riconosce anche la loro importanza nelle tradizioni e credenze culturali locali.

Nelle Hawaii, chi violerà il divieto di pesca sarà soggetto a pesantissime sanzioni, con multe che arrivano alla cifra di 10mila dollari per ciascuna infrazione.

C’è ancora molto da fare per riuscire a contrastare del tutto il fenomeno della pesca degli squali, però. La loro cattura da parte di pescherecci illegali è ancora frequente nelle acque di tutto il pianeta anche se, dopo l’iniziativa presa dalle Isole Hawaii, siamo certi che anche altri governi ed autorità cominceranno a pensare di muoversi in tal senso per fornire la necessaria protezione ai predatori più temuti dei mari.

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