Pesce al cartoccio, in carta forno o alluminio? Cosa devi sapere

Cuocere gli alimenti nei fogli di alluminio potrebbe essere pericoloso, interviene anche il Ministro della Salute a riguardo

10 Dicembre 2019

Siamo convinti che, soprattutto per chi è a dieta, il pesce al cartoccio limiti le calorie perché il tipo di cottura, al vapore e allo stesso tempo in forno, limita l’uso di olio e altri condimenti. Tutto corretto, ma sapete quali accortezze prendere per non correre alcun rischio?

Striscia la Notizia ha avviato un paio di anni fa un’inchiesta sul corretto uso dell’alluminio tra i fornelli (qui un vademecum dettagliato) e ora sulla pericolosità della cosiddetta carta stagnola arriva il parere del Ministero della Salute.

Nella puntata del tg satirico di Antonio Ricci andata in onda lunedì 9 dicembre su Canale 5, l’inviato Max Laudadio ha infatti intervistato il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, che ai suoi microfoni ha dichiarato: “L’istituto Superiore di Sanità ha continuato gli studi e confermato che esiste un fenomeno, chiamato “migrazione dell’alluminio“, che produce alte concentrazioni di questo metallo negli alimenti con cui entra in contatto. Inoltre, il Ministero ha scritto alla Commissione Europea per portare questa problematica nelle riunioni sulla sicurezza alimentare”.

Come cucinare dunque il pesce al cartoccio correttamente? Basta una semplice accortezza: è necessario infatti evitare il contatto diretto del cibo con i fogli di alluminio frapponendo tra di loro un foglio di carta forno (sai per cos’altro è utile la carta forno? Non lo diresti mai!). In questo modo non avverrà la cosiddetta “migrazione dell’alluminio” e il pesce resterà comunque morbido e tenero.

La cucina è fatta non solo di conoscenza, tecnica e cuore, ma anche di piccoli trucchetti che aiutano a far bene anche chi non ha alcuna velleità di diventare uno chef stellato (ecco per esempio il segreto per cucinare la pasta senza sbagliare!)

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