Piante da appartamento, quante volte annaffiare? Usa la matita

C’è un trucchetto molto semplice per capire quando una delle nostre piante di casa ha bisogno di essere bagnata.

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Avere in casa qualche pianta, nel punto giusto, aiuta a dare un tocco di colore agli ambienti ed è anche un elemento d’arredo piacevole a vedersi. Che sia su una mensola oppure a terra, dobbiamo però stare attenti a dedicarvi le giuste attenzioni a seconda della stagione. A partire dall’annaffiatura che talvolta può diventare un vero problema. Se non siamo esperti, infatti, il rischio è di bagnare troppo spesso o, al contrario, troppo poco il verde di casa. Il risultato? Piante dall’aspetto poco sano se non addirittura un destino infausto.

Eppure c’è un trucco semplicissimo che può risolvere ogni dilemma su quanto spesso dobbiamo dare acqua alla nostra pianta. Secondo quanto ha confidato a un sito britannico, il segreto dell’esperta Kate Lindley (che lavora per un marchio che si occupa di prodotti per la cura delle piante d’appartamento) sta tutto in una matita.

Soprattutto nel periodo invernale, infatti, anche se non è in crescita attiva, una pianta necessita di cure costanti in modo da essere in piena salute per la fioritura primaverile. D’altra parte, con l’abbassamento delle temperature esterne, i bisogni della flora mutano e, per esempio, anche una pianta d’appartamento ha bisogno di meno acqua. Per avere la certezza che sia il momento di annaffiarla basta testare il terriccio in cui si trova inserendovi una matita.

È sufficiente, infatti, infilare una matita – o un dito – per circa cinque centimetri nel terreno per evitare un’annaffiatura eccessiva. Quindi, al posto di optare per uno schema rigido che preveda l’irrigazione una o due volte alla settimana, è preferibile capire esattamente i bisogni di ciascuna pianta. Se la matita risulta umida allora si può attendere ancora; se, invece, il terriccio risulta asciutto occorre annaffiare, magari dopo aver smosso un po’ la terra per favorire l’assorbimento dell’acqua. Meglio ancora, poi, utilizzare acqua tiepida (da evitare, invece, quella fredda da rubinetto) e nebulizzata.

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