''Più sbadigli a lungo, più sei intelligente''. Lo dice la scienza

Una ricerca americana ha dimostrato che la durata degli sbadigli può essere un valido indicatore del peso del cervello e del numero dei neuroni presenti

6 Ottobre 2016

Lo sbadiglio è indice di intelligenza. O meglio, la durata dello sbadiglio indica quanto siamo intelligenti. È l’ultima scoperta scientifica della State University of New York at Oneonta.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Biology Letters ha appurato che la durata degli sbadigli può essere un valido indicatore del peso del cervello e del numero dei neuroni presenti nello strato esterno del nostro organo più importante.

Lo studio – come si legge su Repubblica –  si è focalizzato sul fatto che i primati (di cui facciamo parte anche noi esseri umani) manifestano sbadigli molto più lunghi di altri animali quali ratti, conigli e volpi. La spiegazione suggerita è legata ad una struttura cerebrale più complessa, che ha necessità di una migliore circolazione e un raffreddamento più efficace.

In realtà lo sbadiglio è ancora un universo tutto da scoprire. Non si è mai capito bene cosa lo stimoli: stanchezza, fame, un collegamento con il nervosismo o una funzione sociale, come ad esempio la noia.

E se qualcuno si stupirà nel veder collegata una funziona fisiologica all’intelligenza, si stupirà ancora di più nel sapere che altre abitudini comuni sono indice di menti superiori. Come per esempio andare a letto tardi o essere distratti e disordinati.

Da domani, quindi, tutti sonnambuli, “casinari” e dallo sbadiglio facile. Giusto per non sbagliare…

 

 

 

 

 

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