Le influenze di Al Di Meola: la sua playlist per Supereva

In occasione del live al Druso di Bergamo il 17 marzo, Al Di Meola ci ha regalato una playlist con le sue maggiori influenze musicali.

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Al Di Meola, chitarrista statunitense e pioniere della fusione tra world music, rock e jazz, ci ha regalato una super playlist a pochi giorni dall’uscita del suo ultimo lavoro discografico, intitolato “Opus“.

A proposito del disco pubblicato lo scorso 23 febbraio, il “Maestro” della chitarra ha dichiarato: «Questo album segna una nuova era nella mia vita. Per la prima volta ho composto musica in un momento in cui ero felice. Ho un rapporto meraviglioso con mia moglie, una figlia piccola e una bellissima famiglia che m’ispira ogni giorno. E credo che questo si rifletta anche nella mia musica».

La playlist inizia sulle note di “Blackbird” dei Beatles. Il chitarrista ci ha spiegato il motivo: «Ho scoperto i Beatles all’età di 7 anni, nella mia cameretta. Mia sorella, più grande di me di 7 anni, portò in casa le loro cassette e la loro musica mi fece subito impazzire. È la ragione per cui ho iniziato a suonare la chitarra. Questa canzone è la melodia più bella e, probabilmente, uno dei migliori brani mai scritti nella storia della musica».

La playlist firmata Al Di Meola prosegue poi con “Oblivion” di Astor Piazzolla, “Fallen Angel” di Robbie Robertson («L’ascolto ancora nella mia macchina») e “Senor Mouse” di Chick Corea.

A proposito di quest’ultima canzone, Al Di Meola ci ha svelato un aneddoto: «Da adolescente avevo due band preferite: i Beatles e i Return to Forever. Ho sempre desiderato far parte di questi due gruppi ma, ovviamente, non potevo entrare nei Beatles. Quando Chick Corea mi ha chiamato per chiedermi di diventare il loro nuovo chitarrista, non potevo crederci. Era come un sogno per me».

Le due canzoni successive nella playlist per Supereva hanno una particolarità: sono le versioni dello stesso Al Di Meola di “Senor Mouse” (contenuta nel suo ultimo album live “Elegant Gypsy & More“) e di “Oblivion”. Sul rapporto con Astor Piazzolla, il chitarrista statunitense ha raccontato a Supereva: «La mia amicizia con lui e la sua influenza mi ha ispirato a lavorare al suo repertorio e rendere così omaggio a questo compositore straordinario».

Alla settima posizione della playlist di Al Di Meola troviamo i Beach Boys con “Surf’s Up – Remastered 2009” («Gli anni Sessanta sono stati la migliore era per la musica» ha sentenziato il musicista). I Beatles tornano, poi, di nuovo protagonisti con “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band“.

A chiudere la playlist, infine, sono le canzoni “Song to the Pharao Kings” dei Return to Forever (contenuta nel primo album della band in cui ha suonato Al Di Meola) e “The Firebird Suite: Finale” di Stravinskij («Amo anche la musica classica» ci ha confessato il “Maestro” della chitarra).

Per chi vuole assistere a una performance di Al Di Meola l’appuntamento è al Druso di Bergamo, che il prossimo 17 marzo ospiterà il chitarrista statunitense (votato per ben 14 volte come “Best guitarist” dalla rivista ‘Guitar Magazine’), con Kemuel Roig al pianoforte e Fausto Beccalossi alla fisarmonica.

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