Problemi con lo studio? Fai yoga #lodicelascienza

Chi pratica yoga sa bene quanti e quali benefici questa disciplina apporti per il fisico e la mente: se hai problemi di memoria con lo studio, provalo

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Lo yoga è una disciplina diffusissima nel mondo: in Italia si stimano 2 milioni di persone, nel mondo circa 200 milioni, con un giro d’affari enorme che conferma che questo fenomeno è sempre in crescita (questa nonnina ha iniziato a 85 anni e le è cambiata la vita). Merito di certo dei benefici che regala al corpo e alla mente e dell’endorsement di tante star che praticano yoga da anni per trovare un equilibrio psico-fisico.

Non soltanto lo yoga ci aiuta a rilassarci, ma influisce positivamente anche sul cervello: questo è quanto è emerso di recente da una massiccia revisione di 11 studi precedenti coordinata dalla Dr.ssa Neha Gothe e dalla Dr.ssa Jessica Damoiseaux.

Gli scienziati hanno spiegato sulla rivista Brain Plasticity i risultati a cui sono giunti analizzando ricerche sulla relazione tra lo yoga e una serie di miglioramenti a livello cerebrale. Sembra che si ottengano dalla disciplina benefici paragonabili all’esercizio aerobico, che si traducono in un potenziamento della memoria, un incremento della concentrazione, una maggior chiarezza nel processo decisionale e nella regolazione delle emozioni.

Collettivamente, gli studi hanno indicato un legame tra yoga e aumento delle dimensioni dell’ippocampo del cervello: esso è coinvolto nella memoria e nell’apprendimento, si restringe con l’età ed è la prima parte del cervello affetta da Alzheimer e demenza.

Inoltre la disciplina proveniente dall’Oriente sembra espandere l’amigdala, un’area del cervello coinvolta nelle emozioni; la corteccia prefrontale, legata alla pianificazione e alla scelta; e la corteccia cingolata, che svolge un ruolo importante nella regolazione delle emozioni, dell’apprendimento e della memoria.

Dunque sembra essere un’ottima soluzione per gli studenti che hanno difficoltà a scuola (se vanno male in matematica anche la musica aiuta!), a memorizzare nozioni e apprendere concetti nuovi!

Il team di studio, infatti, ha osservato anche che chi era solito praticare yoga ha ottenuto risultati migliori nei test riguardanti le performance mentali.

La Dr.ssa Gothe ha però dichiarato che serviranno esami più approfonditi per confermare il parallelismo tra yoga e esercizio aerobico: “Lo yoga non è aerobico per natura, quindi ci devono essere altri meccanismi che portano a questi cambiamenti cerebrali. Finora non abbiamo le prove per identificare quali siano questi meccanismi”.

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