Anche i piatti più semplici possono nascondere il rischio di una preparazione che non soddisfa completamente il nostro palato. Eppure, nella maggior parte dei casi, è sufficiente qualche piccolo accorgimento per migliorare la ricetta, anche se si tratta delle più tradizionali considerate facili da portare a tavola. Un esempio? Il purè di patate, perfetto accompagnamento in molti menù soprattutto in questa stagione invernale.

A svelare come cucinare il purè perfetto è lo chef Andrew Rudd, che sottolinea un errore comune correggendo il quale la buona riuscita del piatto sarà garantita. Quante volte ci è capitato di ritrovarci con una poltiglia senza sapore e triste, anzi tristissima a vedersi? Il motivo di questo sconfortante risultato è proprio da ricondurre all’errore cui si accennava, ovvero preparare la purea a ridosso del momento in cui dovrà essere servita.

Il purè, infatti, ha bisogno di riposo quindi è preferibile iniziare a cucinarlo con un certo anticipo, così da trovarlo pronto per essere servito a tavola alla perfezione. Una doppia comodità, quindi, per chi ha l’onore e l’onere di stare ai fornelli: non solo prenderemo tempo senza dover correre in cucina pochi minuti prima dell’arrivo degli ospiti, ma avremo anche un piatto di gran lunga più gustoso. Ecco, quindi, i consigli dello chef.

Per servire un ottimo purè di patate in occasione del pranzo di Natale, la scelta migliore è quella di prepararlo il giorno prima, quindi durante la giornata della Vigilia. Inoltre, possiamo aiutarci con un frullatore a immersione, un trucco che l’irlandese Andrew Rudd racconta di aver imparato dai suoi genitori. Procediamo preparando in un pentolino della panna, il latte, sale e pepe quanto basta e un po’ di noce moscata. Questi ingredienti saranno da aggiungere gradualmente alle patate schiacciate durante la cottura, avendo cura di mescolare per bene fino a ottenere un composto dalla consistenza omogenea.