Quando si dice avere naso: la cartilagine del setto nasale curerà le nostre ginocchia

Avete sempre avuto il complesso del naso grande? Non preoccupatevi più, in quanto la cartilagine del naso può essere utile, in futuro, per curare il male al ginocchio.Come? Scopriamolo insieme

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In Svizzera un gruppo di ricercatori dell‘Ospedale Universitario di Basilea ha sperimentato un nuovo sistema per poter curare le carilagini delle ginocchie. Come? Semplice, utilizzando la cartilagine, stesso del paziente, del naso. Ovviamente questa procedura è solo agli inizi e per poter essere utilizzata in futuro bisogna studiarla e sperimentarla.

“The Lancet”, una rivista scientifica, ha pubblicato i primi risultati di questa sperimentazione e il risultato è positivo. Quindi se questo studio verrà approfondito sarà ottimo per coloro che subiranno incidenti alle ginocchia o con una particolare malformazione alle ginocchia.

Dove possiamo trovare il tessuto cartilagineo

Il tessuto cartilagineo lo possiamo trovare in vari punti del nostro organismo, ma in particolar modo nelle articolazioni. É possibile trovarlo anche nel setto nasale e nel padiglione auricolare che servono ad avere strutture resistenti e flessibili che non si fratturano per cause esterne.
La cartilagine non è altro che un tessuto elastico con la capacità di produrre una sostanza formata da collagene.

 Le cartilagini con il tempo si modificano e tendono a consumarsi e le motivazioni sono varie: se si fanno degli sport impegnativi o dei lavori che stancano il fisico o posture non corrette. Se le cartilagini si infiammano possono provocare grandi fastidi e dolori che complicano la tua vita e quella del ginocchio è la più debole e complessa. Se si infiamma e si danneggia sono problemi seri.

Studi svolti durante gli anni

Molti medici e ricercatori hanno cercato di studiare delle soluzioni per risolvere questo problema. I ricercatori hanno spiegato, sulla rivista “The Lancet”, come hanno svolto il loro primo esperimento. Hanno prelevato la cartilagine dal naso di un paziente e l’hanno sciolto utilizzando degli enzimi. Successivamente, il composto ottenuto, l’hanno applicato su una membrana per poi trapiantarla nell’articolazione danneggiata del ginocchio.

Il risultato è stato eccellente in quanto il tessuto trapiantato si è adattato al ginocchio assumendo le caratteristiche tipiche della sua cartilagine. Ovviamente lo studio deve essere ampliato e modificato e per questo motivo si è scelto solo un gruppo ristretto di persone prima di poter ufficializzarlo. I ricercatori vogliono essere sicuri al 100 % che questo possa funzionare e che quindi possa risolvere il problema di molte persone.

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