Sono molto più antiche di quanto avremmo potuto immaginare. Secondo gli astronomi le prime stelle potrebbero essere nate già 250 milioni di anni dopo il Big Bang. E se pensiamo che l’Universo abbia 13,82 miliardi di anni, allora si intuisce quanto siano vecchie.
La recente scoperta è stata pubblicata sull’ultimo numero di Nature ed è stata fatta da un gruppo di astronomi, coordinati dall’University College London e dalla Osaka Sangyo University in Giappone. Il team ha affermato di aver trovato tracce di ossigeno nella galassia Macs1149-Jd 1 e di aver quindi potuto calcolare a quando risalgono le stelle. Sarebbero le più antiche mai rilevate fino a oggi: una prova che si sarebbero formate molto prima rispetto a quanto ipotizzato sino a questo momento.
Una possibilità emersa grazie allo studio di Macs1149-Jd 1, antica galassia che è stata scoperta solo nel 2012. Lontana anni luce e osservata grazie ad Alma (Atacama Large Millimeter/ submillimeter Array): 64 radiotelescopi che si trovano nel deserto dell’Atacama in Cile, e al Very Large Telescope dell’Eso. Attraverso questa potente strumentazione il team guidato da Takuya Hashimoto (astronomo della Osaka Sangyo University e dell’Osservatorio Nazionale del Giappone), ha cercato tracce di ossigeno ionizzato nella luce.
La galassia è distante 13,2918 miliardi di anni luce e l’ossigeno potrebbe risalire a quando il cosmo aveva “solamente” 550 milioni di anni.
Ma la scoperta diventa ancora più affascinante se si pensa che questa tipologia di ossigeno non esisteva all’inizio dell’Universo, ma è arrivata dopo la nascita delle stelle, come conseguenza della loro morte. Infatti è il prodotto dei processi di fusione nucleare che sono rilasciati sotto forma di gas nell’universo al momento della morte delle stelle. Ciò significa che nella galassia Macs1149-Jd1 esistevano già stelle mature o morte 550 milioni di anni dopo il Big Bang.
Ad aiutare il team di scienziati sono stati anche i telescopi spaziali Hubble e Spitzer che sono riusciti a captare il colore delle galassie: più sono rosse, infatti, più le stelle al loro interno sono “vecchie”. Così facendo hanno potuto stabilire che molte delle stelle di questa antica galassia potrebbero essere nate 250 milioni di anni dopo il Big Bang. Questa scoperta potrebbe aprire la strada a molte nuove teorie e segnare il punto di inizio per una conoscenza dell’Universo maggiormente approfondita.
Alma, Eso/naoj/nrao, Nasa/Esa Hubble space telescope, W. Zheng (Jhu), M. Postman (Stsci), The clash team, Hashimoto et al.