Ecco quanto guadagna Gué Pequeno al concerto del 1 maggio

Ecco quanto guadagnerà Gué Pequeno per salire sul palco del concerto del 1 maggio

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Quanto guadagnerà Gué Pequeno per salire sul palco del concerto del Primo Maggio. Uno degli eventi più attesi dell’anno si avvicina e per l’occasione il rapper milanese salirà sul palco del live che si terrà a Pescara. La sua presenza al concerto per la Festa dei Lavoratori però ha destato molte polemiche.

Per l’occasione Gué Pequeno si esibirà in coppia con Emis Killa e i due artisti porteranno a casa la bellezza di 60 mila euro per poche ore di concerto. Una cifra esorbitante che ha fatto arrabbiare diversi esponenti degli schieramenti politici e i sindacati.

La presa di posizione di Cisl, Uil e Cgil è stata così dura che i sindacati non prenderanno parte al concerto, come accade solitamente in questi casi, ma hanno addirittura annunciato la creazione di un evento collaterale e alternativo, diametralmente opposto al concerto di Gué Pequeno.

Alla base delle proteste ci sarebbero varie motivazioni: non solo il cachet troppo alto degli artisti, ma anche i testi e le tematiche che vengono proposte nelle canzoni di Gué Pequeno in cui, secondo i suoi oppositori, si parla solamente di sesso, droga e soldi.

Il malcontento ha coinvolto anche la stessa amministrazione comunale. I consiglieri di Fratelli d’Italia hanno protestato contro la presenza di Emis Killa e Gué Pequeno. Nel mirino ci sarebbe proprio lo stipendio pattuito per poche ore di concerto, che valgono, per i due rapper la bellezza di 60 mila euro. 

Si tratta di una cifra piuttosto alta, che costituirebbe una sorta di “presa in giro” nei confronti dei lavoratori che faticano a guadagnare tutti questi soldi in tanti anni di lavoro.

“Così non si realizza quali sono le reali problematiche delle persone comune – hanno spiegato gli oppositori al concerto -. […] Sono stati chiamati due rapper, Guè Pequeno ed Emis Killa, per un evento che non lancerà il benché minimo messaggio, se non quello del malcontento. […] Sessantamila euro per poche ore di concerto, e senza parlare di lavoro, sembra proprio una spesa sin troppo esosa e ben poco razionale”.

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