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Per quanto tempo si può conservare il miele? Non è eterno

Miele: una dolce delizia che sembra non avere data di scadenza. Non è così però! Per quanto tempo possiamo gustarlo al meglio?

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Oggi faremo un viaggio immersivo (e appiccicoso) nell’interessante mondo del miele! Sapevate che si tratta di un prodotto che, nonostante le leggende e l’aura che lo avvolge, non dura per sempre? Se avete controllato la data di scadenza sul barattolo, avrete già scoperto la verità.

Ma se siete come molti di noi, probabilmente avete creduto almeno una volta alla storia che vuole che il miele possa durare per sempre.

Scopri anche:– Come riconoscere e comprare un buon miele

In fondo, gira addirittura la leggenda che il miele ritrovato nelle tombe dei faraoni dell’Antico Egitto fosse ancora buono da mangiare anche dopo migliaia di anni. A dirla tutta, lo era. O, meglio, non ha fatto male a chi lo ha assaggiato. Ma al contempo non aveva certo un sapore piacevole. E, ancora, non si è mai sentito di qualcuno che sia stato male per aver mangiato del miele scaduto.

Ma allora qual è la verità sulle capacità di conservazione del miele? In questo articolo esploreremo la questione e proveremo a darvi una risposta definitiva e a rispondere a tutti i vostri dubbi a riguardo.

Il miele scade?

Come abbiamo già accennato, c’è un mito che aleggia intorno al miele: non si guasta mai, nemmeno dopo migliaia di anni. E di conseguenza non scade. Ma è veramente così? In realtà, il miele è un alimento estremamente conservabile e non ha una vera e propria data di scadenza.

Chi è un po’ più avvezzo alla scienza sa che la sua struttura chimica consiste in un ridotto contenuto di acqua e al contempo un elevato contenuto di zuccheri, il che lo rende un alimento molto stabile e difficilmente attaccabile dai lieviti e dai batteri.

Tuttavia, il miele può invecchiare precocemente a causa di temperature elevate o dell’esposizione alla luce diretta. Quando ciò accade, esso non diventa né nocivo né tossico, ma semplicemente perde le sue caratteristiche organolettiche.

Invecchiando, inoltre, il miele perde gli enzimi che contiene e anche le sue vitamine. Inoltre, il suo colore tende a diventare più scuro. Per questa ragione, la data di scadenza che troviamo sui barattoli di miele acquista finalmente un senso.

Essa si riferisce al termine minimo di conservazione, ovvero al periodo in cui è garantito che il tutto riuscirà a conservare le sue proprietà. In genere, questo termine si aggira su un anno e mezzo o due anni dal confezionamento del barattolo.

Quindi, se trovate un vasetto di miele rimasto casualmente in dispensa, qualcosa che è stata lì per qualche anno e della quale vi eravate completamente scordati, non preoccupatevi: probabilmente non è nocivo per la vostra salute, ma potrebbe aver perso il suo sapore e le sue proprietà benefiche. Mangiarlo non vi farà male, ma potrebbe essere del tutto inutile.

Come conservare correttamente il miele

Se volete conservare il vostro miele al meglio delle sue potenzialità, ci sono alcuni piccoli accorgimenti che potete prendere per garantire la sua freschezza e qualità a lungo termine. Innanzitutto, è importante tenere i vostri amati barattolini lontano da fonti di calore e luce diretta, poiché queste possono accelerare il processo di invecchiamento.

Inoltre, cercate di mantenere il miele in un luogo fresco e asciutto, preferibilmente al buio, come ad esempio un armadietto della cucina o una dispensa. La temperatura ideale è di 20 gradi circa e, soprattutto, non va mai messo in frigo.

Anche perché il miele conservato in frigorifero può cristallizzarsi più velocemente. Se il vostro miele si dovesse cristallizzare comunque, non preoccupatevi: si tratta di un processo naturale dovuti alle differenze tra gli zuccheri conteuti al suo interno e non significa che il miele sia andato a male.

Semplicemente, è quanto avviene al glucosio quando si abbassa la temperatura. Anzi, si dice che non è buon segno avere un miele che non si cristallizza

Per ripristinare la consistenza liquida del miele cristallizzato, non serve molto. Basta scaldarlo leggermente in un bagno d’acqua calda o nel microonde. Tuttavia, tenete presente che anche il riscaldamento del miele può influire sulle sue proprietà organolettiche, quindi cercate di non surriscaldarlo né di cuocerlo. Infine, per una sua corretta conservazione, è importante utilizzare utensili puliti e asciutti per prelevare il miele dal barattolo, in modo da evitare di contaminare il prodotto con batteri o muffe.

Come capire se il miele è andato a male?

Anche se il miele è un alimento molto stabile ed è difficilmente attaccabile dai lieviti e dalle muffe (e che non scade mai) può comunque succedere che vada a male o che possa guastarsi e diventare immangiabile. Andiamo a scoprire insieme alcuni segnali che potrebbero indicare che il vostro miele è andato a male.

Se il vostro miele ha un odore sgradevole o pungente, potrebbe essere il momento di buttare tutto il barattolino. Il miele fresco ha un aroma dolce e floreale, quindi se il vostro odora di muffa o di acetone, è meglio non consumarlo.

La stessa cosa può accadere se presenta un gusto alterato, un sapore strano o sgradevole: il miele deve avere un sapore dolce e delicato, quindi se il vostro ha un sapore amaro o acido, è meglio buttarlo via.

Poi, se vedete delle macchie bianche o nere sulla superficie del vostro miele, potrebbe essere infetto da muffe o lieviti. In questo caso, è meglio gettare via tutto, poiché potrebbe essere nocivo per la salute.

Se notate uno o più di questi segnali, è meglio non consumarlo. In generale, il miele è un alimento molto sicuro da mangiare, ma è importante prestare attenzione ai segnali di degrado per evitare di incorrere in problemi di salute che potrebbero rivelarsi ben più gravi.

Ad ogni modo, in generale il miele va a male solo quando la componente di acqua presente al suo interno aumenta, ovvero se viene lasciato troppo a lungo in un luogo umido o a temperature troppo elevate.

Un’alternativa conveniente per evitare pericoli è quella di acquistare piccoli contenitori di miele, invece di vasetti da un chilo. In questo modo sarà sempre possibile consumare un prodotto fresco ed evitare che vada a male. Il miele, d’altronde, è venduto in barattoli di vetro riutilizzabili e riciclabili!

Il top anche dal punto di vista ambientale.

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