I Queen e Freddie Mercury: tutto quello che devi sapere

Storia, discografia e canzoni sui Queen, la rock band che ha fatto la storia della musica, e sul frontman Freddie Mercury.

22 Febbraio 2019

I Queen sono uno dei più grandi gruppi rock che hanno fatto la storia della musica.

Inserita nel 2001 nella “Rock and Roll Hall of Fame“, la band britannica fondata nel 1970 da Freddie Mercury, Brian May e Roger Taylor ha scalato tutte le classifiche musicali e ha influenzato molti generi e band dell’ultimo mezzo secolo. Il loro successo è testimoniato da folle oceaniche di fan ai loro concerti live (veri e propri eventi di spettacolo puro), dai 300 milioni di dischi venduti e dai film e libri che sono stati prodotti in loro onore.

La storia dei Queen

I Queen sono nati nel 1970 a Londra quando il chitarrista Brian May e il batterista Roger Taylor (già insieme nella band degli Smile) formarono un nuovo gruppo insieme a Farrokh Bulsara (conosciuto con lo pseudonimo Freddie Mercury), cantante degli Ibex. Il primo concerto è stato a Truro, una città della Cornovaglia. Un anno dopo la band si completò definitivamente con l’arrivo del bassista John Deacon. Da qui ebbe inizio un’avventura che segnò per sempre la storia della musica e del rock in particolare.

“Queen è un nome corto, semplice e facile da ricordare ed esprime poi quello che vogliamo essere, maestosi e regali – così Freddie Mercury ha spiegato il significato del nome della band da lui stesso ideato – Il glam è parte di noi e vogliamo essere dandy”.

Anche il logo dei Queen, il mitico “Queen Crest“ che entrato di diritto tra le icone del rock, è frutto della fantasia di Freddie Mercury: il frontman voleva esprimere i valori di eleganza, patriottismo e regalità. Dal nome della band allo stemma, sono molti i richiami alla Corona della Gran Bretagna che si fondono ad elementi nati dal suo genio creativo.

Il primo album, “Queen”, arrivò il 13 luglio 1973. Il quartetto britannico si presentava come una band che sfruttava per buona parte i suoni hard rock e glam, uniti a qualche elemento del heavy metal, e che spaziava tra molti temi, anche religiosi e mitici.

Sarà poi con il “Queen I Tour” che la band iniziò ad entusiasmare il pubblico grazie alle performance molto innovative per l’epoca e al talento da showman di Freddie Mercury che catturava il pubblico. Ed è alla fine di questo tour, che il primo singolo della band “Seven Seas of Rhye” (inserito sia nel primo che nel nuovo album “Queen II”) fu trasmesso nella trasmissione tv “Top of the Pops” e venne poi trasmesso continuamente dalle radio inglesi scalando così le classifiche nazionali.

Rotto il ghiaccio, arrivarono gli anni di “Bohemian Rapsody”, la canzone simbolo dei Queen. Nello stesso periodo sono usciti il disco “A Night at the Opera”, il più grande successo del gruppo al quale seguì un tour mondiale con 75 date, l’album “A Day at the Races” che vinse un disco di platino negli Stati Uniti e due in Gran Bretagna. “Live Killers” è stato il primo album dei Queen con la registrazione dal vivo di un concerto.

Il successo internazionale dei Queen era ormai assodato e loro stessi ringraziarono più volte il loro pubblico. Nel 1976 tennero un concerto gratuito ad Hyde Park e dedicarono ai loro fan le canzoni “We are the Champions” e “We Will Rock You”.

Dopo i primi anni di puro rock, arrivò il periodo in cui vennero influenzati dall’elettronica: stiamo parlando degli anni ‘80 quando il sintetizzatore iniziò ad entrare nella musica dei Queen dando vita al dance rock di canzoni come “Another One Bites to Dust”. Proprio l’utilizzo di nuovi strumenti elettronici, spinse la band alla ricerca di un tastierista e quindi per qualche anno si aggiunse al gruppo Morgan Fisher che dal 1984 venne sostituito da Spike Edney.

La seconda metà degli anni ‘80 ha segnato per i Queen un ritorno al rock che li contraddistinse fin dagli esordi. I concerti internazionali segnarono questo periodo: ricordiamo anche un’apparizione in Italia quando la band era stata ospite del Festival di Sanremo del 1984, ma al quintetto britannico venne chiesto di cantare in playback tra lo stupore incredulo dei fan.

Questi furono anche gli anni dell’impegno umanitario dei Queen che fecero diversi concerti di beneficenza e parteciparono al Live Aid del 1984 allo stadio di Wembley a Londra su invito di Bob Geldof: sono bastati 20 minuti per infiammare il pubblico in quella che è considerata da molti la migliore performance dal vivo dei Queen.

Il successo della band comportò anche qualche stress per i componenti che nel 1987 decisero di prendersi un anno di pausa per tornare ancora più forti con l’album “The Miracle”, un successo assoluto che in Inghilterra riuscì a vincere il disco di platino in appena una settimana.

Negli anni successivi le apparizioni dei Queen diminuirono a causa della malattia di Freddie Mercury. Tuttavia la band riuscì a regalarci ancora alcuni gioiellini come “Innuendo” fino a quando il frontman si spense nella sua casa di Earls Court. SIamo nel 23 novembre 1991, una data scolpita per sempre nei cuori degli amanti del rock.

Pochi mesi dopo la morte di Freddie Mercury, venne realizzato un mega concerto celebrativo a Wembley al quale parteciparono diversi ospiti internazionali tra cui Tony Iommi dei Black Sabbath, Metallica, Guns N’ Roses, David Bowie, Roger Daltrey dei The Who, Robert Plant dei led Zeppelin, George Michael, Elton John, Annie Lennox degli Eurythmics, Liza Minnelli, Extreme, Def Leppard e Zucchero. In memoria di Feddie Mercury, i rimanenti membri della band pubblicarono diverse raccolte dei più grandi successi, ma nel 1997 John Deacon decise di abbandonare il gruppo.

Senza mai dimenticare il frontman che ha fatto la storia del gruppo, dal 2004 al 2009 Brian May e Roger Taylor si esibirono con Paul Rodgers con il nome “Queen + Paul Rodgers” per evidenziare che non si trattava di un cambio di formazione, ma di qualcosa di nuovo.Lo stesso discorso vale per i “Queen + Adam Lambert” quando dal 2011 il cantante americano divenne la nuova voce al fianco degli ultimi due Queen rimasti nella band.

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Chi sono i Queen: tutti i componenti della band

Nel 1970 i Queen erano un trio che composto dal chitarrista Brian e dal batterista Roger Taylor, già insieme negli Smile, ai quali si era aggiunto il frontman e cantante Freddie Mercury, poi mancato prematuramente nel 1991. Nel 1971 si aggiunse alla line-up il bassista John Deacon che rimase nei Queen fino al 1997.

Il tastierista Spike Edney si unì al gruppo nel 1984 e ci è rimasto fino ad oggi. Dopo la morte di Freddie Mercury, hanno collaborato con i Queen in qualità di cantanti Paul Rodgers dal 2004 al 2009 e Adam Lambert dal 2011 ad oggi.

Brian May

Brian May è il chitarrista dei Queen. Nato il 19 luglio del 1947 a Twickenham in Inghilterra, è stato insieme a Roger Taylor il fondatore della band nel 1970, dopo la sua esperienza con gli Smile. È un musicista molto eclettico: all’età di 5 anni ha iniziato a suonare il pianoforte, poi ha imparato a suonare ukulele, arpa, sintetizzatore, koto, banjo e tastiere, ma è la chitarra la sua preferita.

Proprio questo strumento è legato ad una curiosità relativa a Brian May. Il suo gioiello è la Red Special, costruita da lui stesso all’età di 16 anni perché non poteva permettersi una Fender Stratocaster ed utilizzata ancora oggi. La realizzò utilizzando pezzi di una vecchia moto, del sellino della bici, del ceto da cucito della mamma e di un ferro da calza, ma il colpo di genio è stato l’utilizzo della moneta da 6 pence come plettro.

Nella sua carriera con i Queen, di cui fa ancora parte, ha scritto molte delle canzoni più popolari. Ha anche sviluppato dei progetti paralleli con Tony Iommi dei Black Sabbath, Slash dei Guns ‘n’ Roses e con cantanti come Zucchero e Luciano Pavarotti.

Lo abbiamo visto anche sul palco del 46664 Nelson Mandela AIDS Day Concert a Città del Capo dove si è esibito con Anastacia, Dave Stewart, Bono e Beyoncé. In Italia ha partecipato al Festival di Sanremo in due occasioni: nell’esibizione dei Queen del 1984 e come ospite insieme a Kerry Ellis e Irene Fornaciari nel 2012.

Brian May non è solo un musicista, ma è anche un astrofisico di successo, tanto che ha anche un dottorato e nel 2015 ha partecipato alla missione New Horizons della Nasa per lo studio di Plutone e oggi l’asteroide 52665 Brianmay deve il nome proprio da lui.

La prima moglie del chitarrista dei Queen è stata Christine Mullen con cui ha avuto tre figli: James, Louisa ed Emily Ruth. Nel 2000 si è risposato con l’attrice Anita Dobson che conosceva dal 1988 e che è stata la musa ispiratrice della canzone “I Want It All”.

Roger Taylor

Roger Meddows-Taylor è il batterista dei Queen (da non confondere con l’omonimo collega dei Duran Duran) ed è nato il 26 luglio 1949 a King’s Lynn in Inghilterra.

Soprannominato “Il Vulcano del Suono” (The Sonic Volcano), Roger Taylor si unì agli Smile di Brian May nel 1967 dopo aver risposto ad un annuncio in cui cercava un batterista stile Ginger Baker/Mitch Mitchell.

Successivamente formò con il compagno la nuova band dei Queen alla quale aggregarono anche Freddie Mercury che lui conosceva già dai banchi di scuola. Parallelamente ebbe anche una carriera da solista e la sua produzione fu caratterizzata da canzoni di grosso impegno sociale e controverse: con “Nazis 1994” critica apertamente i movimenti neonazisti, mentre con “The Unblinkin’ Eye” si scaglia contro la permanenza delle truppe inglesi in Afghanistan.

Dopo una convivenza di 6 anni, nel 2010 si è sposato con Sarina Potgieter, la sua terza moglie. Dalla prima moglie Dominique Beyrand ha avuto due figli: Felix Luther Taylor e Rory Eleanor Taylor. Dalla seconda moglie ha avuto tre figli: Rufus Tiger (il batterista dei The Darkness), Tiger Lily e la giovane modella Taylor.

Freddie Mercury

Freddie Mercury (pseudonimo di Farrokh Bulsara) è nato il 5 settembre del 1946 a Stone Town, nell’isola di Zanzibar in Tanzania. Senza ombra di dubbio stiamo parlando di uno dei frontman più grandi di sempre, della voce che ha segnato la storia dei Queen e della musica rock.

Ha trascorso la sua infanzia tra Zanzibar e l’India dove si dedicò con ottimi risultati allo sport (atletica leggera, pugilato, hockey sul prato e tennis da tavolo) e alla musica: con la piccola band dei The Hectics suonava al pianoforte le canzoni di Cliff Richard e Little Richard. All’età di 18 anni si è poi trasferito in Inghilterra dove ha svolto alcuni lavori saltuari presso l’aeroporto di londra Heathrow e ha iniziato a suonare con gli Ibex, una band di Liverpool influenzata dai Cream.

Il primo avvicinamento con Brian May e Roger Taylor è avvenuto quando loro due suonavano negli Smile con Tim Staffell, ma non si era concretizzato con una collaborazione. Ha avuto invece più successo il contatto successivo e nel 1970 Freddie Mercury è diventato la voce dei Queen. Una delle più importanti storie del rock ha inizio.

Lo stile istrionico di Freddie Mercury ha infiammato il pubblico fin dai primi concerti. Oggi tutti hanno ben presente la sua immagine con la canottiera bianca, le giacche appariscenti, i baffoni neri e i dentoni.

Già, proprio quei 4 denti in più sono forse uno dei segreti della sua voce magica: secondo il cantante, questa caratteristica gli faceva avere più spazio nella bocca e quindi una maggiore portata vocale. È stato proprio Freddie Mercury, gay dichiarato, a portare sul palco il look “Castro clone” che idealizza il maschio omosessuale proveniente dalla classe operaia.

La carriera musicale di Freddie Mercury è strettamente legata alla storia dei Queen, tuttavia l’artista ha anche sperimentato con dei progetti paralleli. L’album da solista è “Mr. Bad Guy” che comprende capolavori come “Made in Heaven”, “I Was Born to Love You”, “Living on My Own”, “I Was Born To Love You” e “There Must Be More to Life Than This” che era nata da una collaborazione con Michael Jackson.

Tra gli artisti che hanno collaborato con Freddie Mercury ricordiamo anche Roger Taylor che, fuori dai Queen, ha realizzato con lui “The Great Pretender” e David Bowie con il quale ha composto “Under Pressure”. Un grandissimo successo è poi stato Barcelona, singolo scritto ed interpretato con la cantante lirica Montserrat Caballé che è diventato la colonna sonora delle XXV Olimpiadi in Spagna del 1992.

La vita di Freddie Mercury è stata anche caratterizzata dalla sofferenza: l’Aids ha colpito il cantante intorno al 1982, ma lui lo ha tenuto nascosto ai suoi compagni fino al 1987 quando ha iniziato a considerare più seriamente la sua malattia. Negli anni successivi ha ridotto le uscite pubbliche, e l’ultima apparizione risale al maggio del 1991 durante la registrazione del video per “These Are the Days of Our Lives”.

La morte di Freddie Mercury è avvenuta il 24 novembre del 1991 nella sua casa londinese di Earl’s Court a causa di una polmonite che è stata aggravata dall’Aids. Lui aveva 45 anni. Il funerale è stato celebrato da un sacerdote zoroastriano e le ceneri sono state custodite dalla fidanzata Mary Austin. Ancora oggi è un mistero il luogo dove è sepolto Freddie Mercury.

Le più significative relazioni amorose di Freddie Mercury sono state due. La prima era quella con Mary Austin, conosciuta nel 1970 e con la quale ha vissuto per 7 anni in in Victoria Road e in Holland Road. Successivamente il frontman dei Queen ha scoperto la sua omosessualità e, nonostante la separazione, i due sono rimasti grandi amici. La seconda è la relazione gay iniziata nel 1984 con il suo parrucchiere Jim Hutton che è rimasto con lui fino all’ultimo.

Freddie Mercury non ha avuto figli, ma tra i suoi parenti più vicini, ricordiamo il padre Bomi Bulshara, la madre Jer e la sorella minore Kashmira.

John Deacon

John Deacon è nato il 19 agosto 1951 a Oadby in Inghilterra. È stato il bassista dei Queen dal 1971 al 1997, nonché il membro più tranquillo ed introverso della band e l’uomo che ancora adesso ne cura le finanze.

Tra i membri della band era l’unico che non sapeva cantare, ma ha dato il suo contributo determinante come musicista, compositore e come ingegnere, infatti ha realizzato alcuni componenti per gli strumenti musicali, per esempio un piccolo amplificatore artigianale che è stato uno dei primi treble booster.

Dopo la morte di Freddie Mercury, John Deacon ha deciso di abbandonare la musica. Ha ancora partecipato a tre apparizioni (tra cui un’esibizione con Elton John) e nel 1997 è uscito definitivamente dai Queen, almeno dalle uscite pubbliche. Perché è uscito dai Queen? Secondo lui Freddie Mercury non può essere rimpiazzato da nessuno e, a questo proposito, è stato molto critico nei confronti di Robbie Williams sostenendo che aveva rovinato “We are the Champions” nella sua cover.

Sposato con Veronica Tetzlaff, ha avuto sei figli: Robert, Michael, Laura, Joshua, Luke e Cameron.

Spike Edney

Spike Edney è nato il 11 dicembre 1951 a Portsmouth. Dal 1984 è il tastierista dei Queen. Ha anche collaborato con altri artisti: nel 1992 è stato il chitarrista per l’album di Lucio Battisti “Cosa succederà alla ragazza” ed è stato l’artefice del progetto musicale SAS Band (Spike’s All Stars Band) al quale hanno partecipato a rotazione i membri di Queen, Toto, Whitesnake, Spandau Ballet e i solisti Roy Wood, Leo Sayer e Kiki Dee.

Paul Rodgers

Paul Rodgers è nato il 17 dicembre 1949 a Middlesbrough in Inghilterra. Dal 2004 al 2009 è stato il cantante dei Queen, un ruolo molto impegnativo che prima era ricoperto dal grande Freddie Mercury.

Prima dei Queen, era stato nella band Free e aveva formato il supergruppo hard rock The Bad Company con Paul Rodgers, Simon Kirke, Mick Ralphs e da Boz Burrell. Dopo la collaborazione con i Queen, ha continuato con dei progetti da solista e dal 2014 ha ripreso i tour con The Bad Company.

Paul Rodgers è stato sposato con Machiko Shimizu dalla quale ha avuto due figli (Steve e Jasmine) che hanno formato la band indie Bôa. Successivamente si è risposato con la modella Cynthia Kereluk (miss Canada) e ha ottenuto la cittadinanza canadese.

Adam Lambert

Adam Mitchel Lambert è nato il 29 gennaio 1982 a Indianapolis negli Stati Uniti. Dal 2011 è il cantante dei Queen che succede a Paul Rodgers.

Adam Lambert è diventato molto popolare negli Stati Uniti in seguito alla sua partecipazione al talent show American Idol. Favorito per la vittoria, in finale è stato battuto da Kris Allen. Forse la sua omosessualità dichiarata ha influito sull’esito del voto, ma questa esperienza gli ha aperto le porte al successo musicale e al riconoscimento di artisti affermati del calibro di Lady Gaga.

Per Adam Lambert è stata anche l’occasione per esibirsi sul palco con Brian May durante la finale ed in seguito è stato contattato per diventare il frontman dei Queen. Parallelamente ha registrato degli album da solista e ha avviato una carriera televisiva grazie alle partecipazioni alle serie tv “Glee” e “Pretty Little Liars”.

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I film sui Queen

I Queen hanno partecipato alle colonne sonore di diversi film come “Flash Gordon” del 1980 e “Highlander” del 1986. Sono stati anche protagonisti di diversi show televisivi e cinematografici.

Il film Bohemian Rhapsody diretto da Bryan Singer è stato senza dubbio la pellicola di maggior successo sui Queen ed è uscito in anteprima il 23 ottobre 2018 alla Wembley Arena di londra e in Italia il 29 novembre. Il film racconta 15 anni di storia della band fino al Live Aid del 1985 e la colonna sonora comprende 22 tracce tra i brani più famosi dei Queen e 11 pezzi inediti, incluse 5 tracce provenienti dal concerto del Live Aid.

Il film “Bohemian Rhapsody” ha vinto il premio Oscar per il miglior attore a Rami Malek, il miglior montaggio a John Ottman, il miglior montaggio sonoro a John Warhurst e Nina Hartstone, il miglior sonoro a Paul Massey, Tim Cavagin e John Casali. È stato in nomination per il miglior film.

Ai Golden Globe il biopic “Bohemian Rhapsody” ha vinto i premi per il miglior film drammatico e per il miglior attore drammatico (Rami Malek).

Gli attori che hanno interpretato i membri dei Queen nel film “Bohemian Rhapsody” sono:

  • Rami Malek per Freddie Mercury
  • Ben Hardy per Roger Taylor
  • Joseph Mazzello per John Deacon
  • Gwilym Lee per Brian May

La settimana successiva alle premiazioni degli Oscar, l’emittente americana ABC ha annunciato un nuovo documentario sui Queen prodotto da Jim Beach e Simon Lupton che racconta gli anni successivi alla morte di Freddie Mercury e l’inizio della collaborazione con Adam Lambert, la giovane stella proveniente dal talent show “American Idol”.

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Discografia: tutti gli album dei Queen

Album in studio

  • 1973 – Queen
  • 1974 – Queen II
  • 1974 – Sheer Heart Attack
  • 1975 – A Night at the Opera
  • 1976 – A Day at the Races
  • 1977 – News of the World
  • 1978 – Jazz
  • 1980 – The Game
  • 1980 – Flash Gordon
  • 1982 – Hot Space
  • 1984 – The Works
  • 1986 – A Kind of Magic
  • 1989 – The Miracle
  • 1991 – Innuendo
  • 1995 – Made in Heaven

Album dal vivo

  • 1979 – Live Killers
  • 1986 – Live Magic
  • 1989 – Queen at the Beeb
  • 1992 – Live at Wembley ’86
  • 2004 – Queen on Fire – Live at the Bowl
  • 2007 – Queen Rock Montreal
  • 2012 – Hungarian Rhapsody: Live in Budapest
  • 2014 – Live at the Rainbow ’74
  • 2015 – A Night at the Odeon

Raccolte

  • 1981 – Greatest Hits
  • 1991 – Greatest Hits II
  • 1992 – Classic Queen
  • 1992 – The 12″ Collection
  • 1997 – Queen Rocks
  • 1999 – Greatest Hits III
  • 2005 – Jewels II
  • 2006 – Stone Cold Classics
  • 2007 – The A-Z of Queen, Volume 1
  • 2009 – Absolute Greatest
  • 2011 – Deep Cuts, Volume 1 (1973-1976)
  • 2011 – Deep Cuts, Volume 2 (1977-1982)
  • 2011 – Deep Cuts, Volume 3 (1984-1995)
  • 2013 – Icon
  • 2014 – Queen Forever
  • 2016 – On Air

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