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Questa ciliegia può valere fino a 300 €: perché è così costosa

Un cestino di prelibatissime ciliegie Aomori Heartbeat è stato battuto all’asta in Giappone per 4,200 euro.

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L’estate fa rima, a tavola, anche con ciliegie, delle quali si dice comunemente che “una tira l’altra”. Il gusto piacevole del frutto, infatti, solletica il palato ed è difficile smettere di mangiarne quando si inizia. Amatissime anche dai bambini, sono un ottimo modo per far apprezzare la frutta anche ai più piccoli. Sono in pochi, però, a potersi permettere di sborsare centinaia di euro per una sola ciliegia.

Ebbene sì, avete letto bene e non facciamo riferimento, almeno in questo caso, ai prezzi del supermercato che a volte rendono le ciliegie un frutto proibitivo per le tasche delle famiglie italiane. Durante un’asta che si è svolta in Giappone lo scorso 25 giugno, una singola preziosissima ciliegia è stata battuta per ben 40mila yen che equivalgono a circa 300 euro. Ma che cosa ha reso così pregevole quel piccolo frutto rosso?

La ciliegia in questione è una Aomori Heartbeat, della qualità Juno Heart, originaria del Paese del Sol Levante. Tale varietà è stata creata dall’uomo in un centro di ricerca ed è un vero e proprio oggetto di lusso che deve rispondere a standard precisi. Deve, infatti, avere un diametro di almeno 2,8 cm e deve contenere zucchero per almeno 20 gradi. Tra queste ciliegie, solo quelle che superano i 3,1 cm di diametro entrano nella ristrettissima famiglia delle Aomori Heartbeat.

È chiaro, a questo punto, quanto la selettività determini il numero scarso di questo frutto prezioso e, di conseguenza, i prezzi alle stelle. All’asta di fine giugno, le Juno Heart erano contenute in cinquanta scatole e solamente una proteggeva le quindici ricercatissime Aomori Heartbeat. La cassetta è stata venduta per 600 mila yen (circa 4,200 euro) a una società della prefettura di Chiba vicino Tokyo.

Entusiasta il presidente dell’azienda che si è accaparrata il bottino, orgoglioso di avere per le mani frutti più unici che rari – quantomeno per il loro costo –. “Una tira l’altra”, dicevamo in apertura, ma in questo caso vale la pena gustare il cestino con spirito zen.

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