Questo cibo è eterno, dopo 3000 anni puoi ancora mangiarlo

Trovato anche nelle sepolture dell’Antico Egitto, è un alimento tutto naturale senza scadenza.

9 Ottobre 2022

Fra le raccomandazioni legate agli acquisti nei supermercati, leggere l’etichetta compare sempre ai primi posti. E una delle indicazioni a cui occorre fare più attenzione è la data di scadenza. Così, il trucco è quello di cercare fra le confezione poste in fondo agli scaffali, in modo da mettere nel carrello il prodotto che scade più lontano rispetto alle confezioni poste in primo piano. Ma c’è un alimento che in pratica non scade mai, come se fosse eterno. Di cosa parliamo?

Del dolcissimo miele, delizioso prodotto delle api che anche dopo millenni di conservazione può essere gustato. Ebbene sì, non solo non ha alcun tipo di scadenza ma le sue proprietà ne garantiscono una conservazione perfetta per centinaia di anni. A tal punto che le tracce scoperte dopo ben tre millenni risultano ancora piacevolmente commestibili. Sono stati svariati, infatti, gli scavi archeologici che hanno riportato alla luce miele antico del tutto integro, come nel caso dei ritrovamenti in sepolture dell’Egitto.

Viene da chiedersi, quindi, a cosa serva la data segnatala sulla confezione, se questo nettare non conosce scadenza. Come evidenziano i nutrizionisti, il miele effettivamente non scade a patto che sia conservato secondo le modalità corrette. A proteggerlo dal degrado è la sua composizione chimica caratterizzata da poca acqua (16% – 18%) e molti zuccheri. Difficilmente attaccabile dai lieviti, il miele riesce quindi a mantenersi stabile nel tempo anche se può impoverirsi di nutrienti.

Tuttavia, la sua commestibilità non viene alterata e il trascorrere dei secoli non rende nocivo né tantomeno tossico il prodotto. Le condizioni ideali per avere un miele duraturo prevedono una posizione al riparo da fonti luminose e una temperatura di 20 °C. Inoltre, deve essere lontano da prodotti con aromi intensi. Questi accorgimenti sono il segreto per una conservazione duratura ma il consiglio è quello di consumarlo entro i due anni dall’acquisto per poter godere di tutte le sue proprietà organolettiche e dei benefici che apporta all’organismo.

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