Questo miele sembra poter bloccare le cellule tumorali: qual è

Gli studiosi hanno indagato sul potere guaritori di un particolare tipo di miele: contrasterebbe le cellule tumorali, di che si tratta

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Il miele ha una serie di benefici talmente importanti per la nostra salute che ne dovremmo certamente consumare di più rispetto a quanto non facciamo. L’oro giallo, così denso e profumato, sembra essere anche molto potente contro i tumori: è quanto emerge dallo studio congiunto dei ricercatori dell’Università politecnica delle Marche e quelli delle Università di Vigo e Granada.

La ricerca, di recente pubblicata sul Journal of Functional Foods, ha preso in esame le proprietà di un particolare tipo di miele, quello di corbezzoli. Il corbezzolo è un albero da frutto sempreverde appartenente alla famiglia delle Ericaceae e al genere Arbutu: diffuso sulle coste dell’Irlanda del sud e nel Mediterraneo occidentale, ospita sia fiori che frutti allo stesso tempo per il particolare ciclo di riproduzione.

Poiché i fiori sono bianchi, i frutti rossi e le foglie verdi, nel periodo del Risorgimento il corbezzolo divenne uno dei simboli patri italiani. Tornando al miele, dai fiori di corbezzolo si ricava l’ultimo miele che le api producono prima di andare in riposo e ciò lo rende un prodotto particolarmente pregiato. Tra le numerose proprietà si annoverano quelle antinfiammatorie delle vie biliari, astringenti, nonché antispasmodiche dell’apparato digerente.

Esaminando il contenuto fitochimico di questo miele è emerso che avrebbe proprietà non solo antiossidanti – e dunque in grado di rallentare l’invecchiamento cellulare – ma anche citotossiche nei confronti del cancro al colon.

Il coordinatore della ricerca europea ha spiegato Maurizio Battino ha spiegato: “Il trattamento con questo miele blocca il ciclo delle cellule del cancro regolando alcuni geni, inibisce la migrazione delle cellule, riduce la loro capacità di formare colonie e induce la loro morte programmata”.

Lo scienziato frena però gli entusiasmo iniziali: “Serviranno nuovi studi, su modelli vivi, per confermare l’effetto chemio preventivo di questo miele. È un punto di partenza che ci indica i principali meccanismi molecolari attraverso cui si produce questo effetto, rafforzando l’interesse per lo studio di questo alimento mediterraneo”.

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