Questo piccolo cane combatte i cacciatori di elefanti

Fury è un cane randagio addestrato per combattere il bracconaggio in Africa, il suo fiuto potrebbe servire per salvare dalla morte diversi elefanti

1 Agosto 2016
Fonte: facebook CLZafrica

Fury è un cane contro i cacciatori, ha appena due mesi ma è talmente intelligente che in futuro sarà un valido collaboratore per la lotta contro il bracconaggio in Africa. Recuperato dalle strade di un villaggio dello Zambia è stato addestrato per combattere i cacciatori di elefanti. Presto si unirà ad un’unità di cani, lavorerà a fianco di due pastori tedeschi e con loro si metterà sulle tracce di bracconieri e trafficanti. I sensi degli animali sono infallibili e l’addestramento consiste nel far riconoscere al cane l’odore di avorio, armi, tracce umane e di pangolino, animale illegalmente trafficato per le sue carni pregiate.

In Africa il cane non è considerato un animale domestico, vive nei villaggi, fa la guardia e deve recuperarsi il cibo da solo. I trafficanti usano il cane africano per cacciare gli elefanti. Quando si spostano per mettersi sulle tracce del pachiderma, lasciano i cani solo con acqua e qualche vaccinazione. Fury appartiene ad una razza difficile da addomesticare ma Jay Crafter, cofondatore di Invictus K9 ha voluto fare un tentativo. E’ andato in diversi villaggi a recuperare cani di strada. Fury a differenza di tutti gli altri si è dimostrato più tenace e coraggioso.

Per un cucciolo di 14 settimane è stata un’impresa eccezionale. Il progetto da consolidare è molto importante, in Africa ci sono 450 mila esemplari di elefanti da salvare. Dal 1970 sono stati uccisi l’80% degli elefanti, oggi la specie è a rischio estinzione. E’ importante per i ranger avere dalla loro parte un cane contro i cacciatori, perché mettersi sulle tracce dei bracconieri senza l’ausilio di un fiuto eccezionale è praticamente impossibile. Importare cani e mantenerli costa molto, è più vantaggioso lavorare con i cani locali, abituati alle temperature torride, ai terreni ostili e più tolleranti alle malattie endemiche del posto.

Le unità cinofile in Africa sono rare e i ranger non si sono mai presi cura di un animale. Adesso la situazione sta cambiando. Il cuore del cane batte in sincrono con quello del suo conduttore e il legame tra i due cresce giorno dopo giorno. Jay Crafter sta seguendo l’addestramento di Fury: non sa se il suo obiettivo riuscirà a realizzarlo ma, il cane contro i cacciatori di elefanti per ora risponde bene agli ordini e segue diligentemente gli addestramenti. Ancora è presto per prevedere se Fury avrà successo, sarà pronto tra 9-12 mesi.

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