Renzo Arbore: "Con Boncompagni abbiamo rivoluzionato la radio"

Nella nuova stagione Rai, Renzo Arbore conduce due programmi evento dedicati a Gianni Boncompagni e Renato Carosone. L’intervista.

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A inaugurare la prima serata della nuova stagione tv su Rai 2 è Renzo Arbore, che tra settembre e ottobre sarà alla conduzione di due appuntamenti. Si parte a settembre con No non è la BBC, puntata speciale dedicata al ricordo di Gianni Boncompagni raccontato attraverso le parole di colleghi e amici, da Raffaella Carrà a Piero Chiambretti.

Di Boncompagni ho un ricordo molto particolare. – racconta il maestro – Mi ha insegnato tante cose, a partire dal senso pratico di fare delle cose di successo e il senso dell’immagine. Aveva una grandissima intelligenza e ci compensavamo moltissimo, per questo ci siamo intesi perfettamente. Insieme abbiamo prodotto Bandiera gialla, il primo programma rivoluzionario della radio. Prima la radio sembrava la sorella minore moribonda della televisione mentre noi abbiamo dimostrato che poteva rivolgersi ai giovani. Pensate che abbiamo ospitato i Beatles, i Rolling Stones e il fenomeno beat”.

In qualità di narratore dello show, ad Arbore spetterà il compito di unire le fila del racconto ripercorrendo la carriera di Boncompagni insieme alla figlie. A questo primo show seguirà, durante il mese di ottobre, il programma evento dedicato a Renato Carosone. L’artista, definito dalla dirigenza della rete “DNA” del secondo canale pubblico, accompagnerà gli spettatori attraverso un percorso fra memoria musicale e storia italiana.

E a proposito di musica, qual è il ritmo della tv oggi? “Ha un ritmo frenetico, anzi commerciale è il motivo per cui manca una televisione di riflessione, che si trova solo sulle reti minori. Auspico che Rai Movie, Rai Storia, Rai Premium e Rai 5 diventino importanti: la loro offerta è un rifugio per chi non vuole il diktat delle televisioni generaliste. Non trascuriamo quelle reti”.

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