Ricette su Google: le "stelle" sono veritiere?

Avrete notato che quando cercate una ricetta su Google nei primi risultati compaiono anche delle valutazioni in stelle: ecco come funzionano

11 Gennaio 2021

Avrete sicuramente fatto caso che, cercando il nome di una ricetta su Google (ecco la più cercata del 2020), accanto ai primi risultati compaiono anche delle stelle di “valutazione”: ai primi risultati corrispondono di solito votazioni a 4 o a 5 stelle. Ma possiamo essere certi che quella sia la migliore ricetta disponibile? Non è proprio così.

“Meathead” Goldwyn, scrittore, chef e blogger americano ha recentemente condiviso il suo pensiero a proposito delle valutazioni in stelle che Google dà alle ricette, facendo notare che le ricette più note del suo celebre sito di cucina non compaiono mai tra i primi risultati sul motore di ricerca. Questo perchè, secondo Goldwyn, ad apparire prime fra i risultati su Google non sono le ricette migliori, ma semplicemente quelle più cliccate: più utenti visualizzano la pagina, più utenti votano la ricetta (bene o male). Se però la ricetta non viene “trovata”, avrà poche o nessuna stella.

In realtà il concetto è piuttosto semplice: le stelle di Google hanno più a che vedere con il posizionamento della pagina e del sito di cucina che con la bontà effettiva della ricetta. Se una ricetta ha una valutazione bassa, è probabile in effetti che non sia un granchè: Google non “mente”. Però, come notato da Goldwyne, le ricette con cinque stelle sono quelle più viste dagli utenti, non le più buone.

Google valuta alcuni fattori legati alla pagine prime nella sua schermata di ricerca: leggibilità, foto, testo strutturato in un modo piuttosto che in un altro, ma non può certo assaggiare i piatti proposti e quindi le valutazioni sono molto soggettive, legate alla quantità di persone che vede la ricetta, che finirà per ottenere più valutazioni rispetto ad una simile ma meno in vista.

Il consiglio di Elisa Bosley, scrittrice, editrice e critica gastronomica, è di diversificare le ricerche su Google quando si tratta di ricette: nella stringa di ricerca scrivere anche “ricetta testata”, “ricetta professionale”, per ottenere risultati non basati esclusivamente sull’algoritmo.

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