Vi ricordate Scilipoti? Ora ha un ruolo alla Nato

Vi ricordate Domenico Scilipoti? Dopo essere stato nominato senatore in questi giorni è riuscito ad arrivare persino alla Nato

3 Gennaio 2017
Fonte: Twitter

Domenico Scilipoti è stato nominato vicepresidente della commissione scienze, tecnologia e sicurezza della Nato ed è stato inserito nella commissione della Nato che dovrà occuparsi dei rapporti con l’Ucraina. “Sono orgoglioso di rappresentare l’Italia in un così prestigioso palcoscenico istituzionale – ha spiegato il senatore di Forza Italia fresco di nomina –. La responsabilità di un incarico internazionale in un momento così delicato per gli equilibri geopolitici mi motiva molto e rende il mio impegno politico ancora più appassionato”.

Domenico Scilipoti era balzato agli onori della cronaca qualche anno fa dopo che aveva deciso, insieme al collega Antonio Razzi, di lasciare l’Italia dei valori, per votare la fiducia al governo di Silvio Berlusconi, entrando nelle file di Forza Italia. Il suo atteggiamento aveva scatenato l’ira di Antonio Di Pietro, spingendolo a richiedere addirittura l’intervento della magistratura. L’inchiesta sul suo passaggio dall’IdV al Pdl era stata aperta nel 2010, proseguendo anche nel 2015,  ed era stata definitivamente archiviata l’anno scorso.  Nel frattempo Domenico Scilipoti, arrivato a Forza Italia, è diventato in questi anni uno dei fedelissimi di Silvio Berlusconi. Tanto che nel 2013 il Cavaliere l’ha inserito nella lista blindata in Calabria, facendolo eleggere senatore.

“Il nostro Paese – ha spiegato Scilipoti parlando della sua nomina alla Nato – ha già fatto tanto ma deve poter fare ancora di più nella lotta al terrorismo, portando anzi i valori cristiani a fondamento del dialogo con tutte le parti interessate. Porterò con me gli insegnamenti del popolo siciliano che ha fatto dell’accoglienza e dell’incontro tra culture, una ricetta vincente nella storia passata”. Alla Nato, Scilipoti si occuperà di scienza, tecnologia e sicurezza, ma sarà anche membro del gruppo che ha il delicato compito di monitorare la situazione del Donbass, la regione al confine con la Russia.

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