Ridley Scott compie 80 anni. Classe 1937 è uno dei registi più famosi al mondo, autore di pellicole cult come “Alien” e “Blade Runner”, ma anche “Il gladiatore” – con cui ha vinto l’Oscar – “Thelma & Lousie”, “American Gangster” e “Legend”. Poliedrico, sopra le righe e mai scontato, il cineasta originario di South Shields nel Regno Unito, ha saputo lasciare un segno indelebile nella storia del cinema negli ultimi 40 anni. Dal 1977, anno del suo esordio con “I duellanti”, ha saputo passare con grande maestria da un genere all’altro, senza risultare mai scontato.
Dal suo genio sono nati due film di fantascienza indimenticabili, come “Alien”, che ha dato vita ad una vera e propria saga con moltissimi sequel, e “Blade Runner”, ma anche un kolossal senza tempo come “Il Gladiatore” che ha portato al successo Russell Crowe. L’ultimo film si intitola “Tutti i soldi del mondo” e racconta la storia di Paul Getty. Le riprese sono iniziate da poco, ma se ne è parlato molto. A causa dello scandalo molestie infatti Kevin Spacey, che interpretava il protagonista, è stato costretto ad abbandonare il set e il regista ha dovuto girare di nuovo tutte le scene insieme a Christopher Plummer, che ha sostituito Spacey.
Dopo il sequel di “Alien” con “Alien Covenant”, nei suoi progetti futuri ci sarebbe “Il Gladiatore 2”. “So come riportarlo sullo schermo – aveva detto qualche tempo fa il regista parlando del possibile ritorno di Crowe nei panni del combattente Massimo Decimo Meridio -. Ne sto parlando con gli studios, e tutti mi hanno risposto “lui è morto”. Ma c’è un modo per farlo tornare. Non so se succederà, Il Gladiatore è del 2000 e Russell è cambiato un po’, ma sto cercando di farlo tornare. Anche se ora è impegnato”.