Sai perché si dice "mangiare la foglia"?

Conosci il significato di una locuzione erudita come “mangiare la foglia”? Unico il significato, diverse le origini: scopriamole insieme

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Non molto spesso ci capita di sentire l’espressione “mangiare la foglia”: viene utilizzata in discorsi per lo più verbali per indicare un soggetto capace di andare oltre il significato più scontato e leggere tra le righe carpendo il senso più recondito di una determinata frase o un comportamento (sai perché si dice “parlare a vanvera”?).

Chi mangia la foglia, dunque, è dotato di un acume straordinario che lo porta a non cadere in trappole più o meno visibili: è certamente un grande complimento (non come “fare fiasco”, ecco da dove deriva la bizzarra espressione)!

Ma da dove deriva l’espressione? Molteplici le origini a cominciare dalla più famosa, legata a un passo dell’Odissea di Omero, quando cioè Ulisse e i suoi finiscono dalla maga Circe. La strega inizia a trasformare i compagni di viaggio di Ulisse in animali, ma lui capisce il trucco e per non essere vittima del sortilegio mangia letteralmente la foglia donatagli da Hermes (la mandragola di Harry Potter ha “poteri magici” anche lontana da Hogwarts).

Un’altra spiegazione è legata ai bachi da seta che sono soliti assaggiare la foglia per verificarne la commestibilità oppure ai pastori, i quali, per salvaguardare i propri animali, controllano la qualità dell’erba di persona mangiando appunto la foglia prima di tutti.

Infine si fa risalire la locuzione ad un parallelismo tra uomo e animali da pascolo: così come essi da piccoli si cibano di latte e una volta svezzati passano a nutrirsi di erba e foglie, allo stesso modo gli uomini – raggiunta l’età adulta mangiano la foglia nel senso che acquisiscono la giusta maturità intellettuale per andare a fondo alle cose, ai discorsi, agli atteggiamenti di chi gli sta intorno (attenzione a quando vi dicono di “stare in campana”).

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