In occasione dell’Epifania, gli italiani approfitteranno non solo per fare il pieno di dolcetti (qui qualche curiosità sulla Befana) ma anche per rinnovare il guardaroba e fare incetta di nuovi articoli per la casa grazie ai saldi invernali 2022.
Da Nord a Sud, la maggior parte delle regioni inizierà il 5 gennaio con i forti sconti di stagione sperando di invogliare i clienti a sborsare qualcosa in più rispetto all’anno scorso quando – per forza di cose – sono stati gli acquisti online a dettare legge.
Le prime regioni a dare il via ai saldi sono state Basilicata e Sicilia il 2 gennaio seguite dalla Valle d’Aosta il giorno dopo.
Oggi 5 gennaio tocca invece a Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto. Per circa due mesi avremo la possibilità di accaparrarci i must have dell’anno a prezzi ritoccati al ribasso, ma attenzione agli affari che sembrano inverosimili… La maggior parte delle volte dietro si nasconde una fregatura in piena regola.
I consigli per evitare raggiri, delusioni e arrabbiature sono estremamente importanti quando ci apprestiamo a spendere un bel po’ di soldi: secondo le previsioni dell’Adoc sborseremo in media 250 euro a famiglia, dunque occhio a non commettere errori che potrebbero letteralmente costarci molto cari!
La prima regola è conservare sempre lo scontrino: la legge impone il cambio anche se il venditore vi dice in fase di acquisto che non è possibile, se l’articolo è difettoso. Qualora non sia conforme ci sono 2 mesi di tempo per sostituirlo.
La seconda prevede che vengano messe in commercio sotto la parola ‘saldi’ le rimanenze della stagione appena trascorsa, non fondi di magazzino vecchi di chissà quando. Trovare un negozio durante i saldi che abbia tutte le taglie e i colori di un certo maglione dovrà portarvi a diffidare.
Va da sé che è sempre bene, prima di aprire il portafogli, girare per più negozi e centri commerciali e confrontare le offerte e gli sconti; intelligente anche controllare dal cellulare che il prezzo di partenza di un dato capo al negozio non sia superiore al costo dello stesso online.
Ricordate poi che per legge va riportato sul cartellino il prezzo vecchio, quello in saldo e la percentuale (se supera il 50% probabilmente la merce non sarà nuovissima); inoltre le cose in saldo devono essere chiaramente separate dalle cose a prezzo pieno per facilitare il cliente e non metterlo in una scomoda posizione di confusione.
Attenzione a provare i capi: i negozianti non hanno alcun obbligo a riguardo ma comprare a scatola chiusa è certamente un deterrente per fare affari. Resta infine sempre valido il consiglio di servirsi e rifornirsi da negozianti di fiducia, che conosciamo e che non ci hanno mai raggirato.