Da oggi non potrete più sbirciare sotto la gonna così liberamente

Ecco una legge che metterà a dura prova le foto rubate sotto le gonne. Nel Regno Unito i curiosi verranno puniti anche con la reclusione.

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Un grido in favore delle donne quello lanciato da una proposta di legge del Regno Unito. Il disegno ancora non è approvato, ma l’obiettivo è chiaro: diminuire lo sguardo dei curiosi in punti del corpo non opportuni.

Tutto è nato da una campagna che si è diffusa nel web che parlava dell'”upskirting”, ovvero quel fenomeno spiacevole che spinge a fare foto e video compromettenti sotto al naso, o meglio sotto la gonna.

Considerato come un vero e proprio reato allo stesso livello di una violenza sessuale, la legge appoggiata dal governo Tory con a capo Theresa Mary prevede la reclusione fino a due anni.

Ne sanno qualcosa gli scozzesi, dove il giro di vite è stato dato già da un po’ di tempo. Decisioni esagerate? Le vittime non la pensano così quando vengono riprese dalla telecamera di un cellulare sconosciuto. Senza poi contare che da lì alla diffusione in rete è un attimo.

È di questo parere anche Lucy Frazer, sottosegretario alla Giustizia: L’ “upskirting” è un’odiosa invasione nell’intimità che provoca un senso di umiliazione e disagio nelle vittime”.

L’incontro  a Westminster era destinato a chiudersi nel giro della giornata, ma è avvenuto qualcosa di strano. Un deputato è insorto a testa alta, esprimendo un parere contrario. Il suo nome è Christopher Chope, un conservatore. Si è sollevato un “object!” al quanto inatteso, seguito da un forte senso di sbigottimento.

L’obiezione, neanche a dirlo, ha scatenato tutte le presenti dell’opposizione oltre che quelle del suo stesso credo politico. Facendo appello al regolamento di Westminster, Cristopher ha di fatto ostacolato l’entrata in vigore della nuova legge, che avrà bisogno di una seconda lettura.

Di sicuro non ne sarà soddisfatta Gina Martin, la giovane militante di 25 anni oggetto di un’attenzione morbosa di un uomo che l’ha ripresa durante un festival della musica che si è tenuto a Hyde Park.

“Sono ovviamente molto delusa che sir Christopher abbia deciso di obiettare su una legge d’importanza vitale per le donne d’Inghilterra e Galles”, ha rimbrottato lei.

Chissà se la legge ascolterà l’assolo del deputato o il coro di tutte le donne?

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