Scrittore rapina banca per provare la trama di un suo libro

Uno scrittore rapina una banca, proprio come nella trama di uno dei suoi libri. È successo in Germania, in un quartiere della città di Lipsia

27 Luglio 2016

Uno scrittore rapina una banca, proprio come succede in uno dei suoi romanzi. L’autore ha provato a compiere una rapina con una maschera e una pistola da starter (un tipo di revolver), come uno dei personaggi da lui stesso inventati. L’uomo aveva scritto una storia incentrata su un assalto a una banca e ora è sotto processo per aver fatto un colpo identico a quello scritto nel libro. Tutto questo è successo in Germania. Come il personaggio della storia, lo scrittore si trovava in difficoltà economiche e così ha deciso di rapinare la banca. Ma le cose non sono andate come previste dal rapinatore.

Il ventisei gennaio di quest’anno, in un quartiere di Lipsia, l’uomo è entrato in una banca, ha minacciato il personale e ordinato ai clienti presenti di stendersi a terra. Dopo aver ricevuto il denaro allo sportello, ha ordinato a un cassiere di aprire la cassaforte, protetta con un sistema di sicurezza ad apertura ritardata. Passati i venticinque minuti programmati dal sistema di sicurezza, lo scrittore è fuggito con un bottino di circa trentottomila euro. Ma per sua sfortuna il piano non ha funzionato. Grazie al ritardo dato dal sistema di sicurezza la polizia era già in viaggio e ha potuto arrestare l’uomo alla sua uscita dalla banca.

Nella storia descritta dallo scrittore, il personaggio fugge su una bici e cambia abiti dopo essersi nascosto dietro una quercia, per non essere riconosciuto dagli inseguitori. Nella vita reale, lo scrittore rapina la banca e programma di fuggire su una bicicletta: ma ciò gli è stato impedito dai poliziotti già arrivati sul posto. Gli indumenti appartenenti all’uomo sono stati trovati nascosti dietro una quercia, ciò dimostra che lo scrittore voleva riprodurre esattamente la situazione del libro.

Il pubblico ministero Hans-Joachim Walburg ha stilato le colpe del protagonista della vicenda, un quarantanovenne di cui non si conosce il nome. L’accusa è quella di estorsione tramite minacce e forza, furto, rapimento, e detenzione illegale di arma da fuoco, in questo caso una pistola da starter, usata solitamente dai giudici di gara per dare inizio a competizioni di tipo individuale. Secondo l’avvocato difensore, Stephan Bonell, l’imputato farà una completa confessione quando verrà al processo, previsto per il mese prossimo, e probabilmente spiegherà i motivi per i quali ha deciso di mettere in pratica la sua opera di fantasia.

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