La scelta della scuola al termine delle medie è un passo importantissimo nella carriera di una persona. I dati confermano la preferenza verso i licei di milioni di studenti italiani. Il Classico ha addirittura incrementato il numero di iscrizioni di 0,4 punti percentuali rispetto all’anno passato, passando al 6,6% delle iscrizioni; mentre, lo Scientifico continua a rimanere l’alternativa prediletta dagli studenti.
Nel complesso, i licei riescono ad accaparrarsi ben il 54,6% delle iscrizioni totali ai corsi di studio secondari superiori; gli istituti tecnici rimangono più o meno stabili con il 30,3%. Una flessione viene registrata dai professionali che raggiungono solo il 15,1%.
I Licei
Dall’anno scolastico 2014-2015 uno studente su due ha scelto di iscriversi a un liceo dopo le scuole medie. La proposta formativa liceale rimane ovviamente la più teorica e mantiene aspettative di rendimento più alte rispetto a quelle richieste dagli istituti tecnici e dai professionali.
Se da un lato, i licei sono ancora l’opzione migliore per chi intende proseguire gli studi dopo le scuole superiori; dall’altro il loro successo lo si deve probabilmente alla mancanza di alternative realmente credibili e alle difficoltà che i giovani incontrano nell’accedere al mondo del lavoro. Difficoltà che fanno preferire percorsi formativi più lunghi.
Gli Istituti Tecnici
L’Istituto Tecnico, un tempo caposaldo di coloro che intendevano intraprendere carriere lavorative solide coprendo mansioni specialistiche, da diversi decenni è diventato l’anticamera di corsi di laurea breve con indirizzi tecnici.
La capacità di integrarsi con il trend che vede spesso la carriera scolastica arrivare fino all’Università, ha fatto si che i diversi Istituti Tecnici (industriali o economici) siano riusciti a mantenere un buon livello di numero di iscritti.
Le scuole professionali
Peggio va, invece, per le scuole professionali, in calo costante da parecchi anni. Nel 2016 le iscrizioni sono, di fatto, scese di 1,4 punti percentuali e attestandosi al 15,1% degli iscritti totali. Una simile crisi dovrebbe perlomeno portare a chiedersi dove sia il problema. Senza dubbio, il livello della proposta formativa può essere migliore.
Troppo spesso le scuole professionali sono percepite come le opzioni preferite da chi non ha voglia di studiare. La mancanza di una proposta formativa credibile getta una pessima nomea su questo percorso che, se fosse invece ben costruito, darebbe modo di imparare una professione.