Una scuola inglese ha dichiarato: gli alunni non devono mai abbracciarsi tra di loro. Si tratta della Malcolm Arnold Academy, Northampton, un istituto in cui all’inizio dell’anno scolastico i genitori dei futuri studenti si sono trovati dinanzi a una strana novità. Una volta entrati a scuola, dopo il suono della campanella, prende il via la politica del “no-touching”, da quel preciso istante sono vietati tutti gli abbracci, tutti i contatti fisici o le manifestazioni di affetto e supporto tra i compagni.
Dietro questa incomprensibile decisione si nasconde l’insegnamento del voler dimostrare come la mancanza di contatto possa portare al rispetto dello spazio personale e della singola identità. Troppi abbracci, mani sulla spalla e strette di mano sarebbero infatti la causa di una ingiustificata invasione della privacy altrui. I genitori degli alunni della scuola inglese però non sono affatto contenti nell’immaginare i loro figli in un ambiente freddo e poco altruista. Molti di loro pensano che questo divieto possa avere invece l’effetto contrario, ovvero allontanare gli studenti dal mondo reale.
Uno di loro infatti ci tiene a precisare come in passato, da giovane, quando frequentava la scuola, il supporto dei suoi amici e colleghi di studio in alcuni casi sia stato fondamentale per superare momenti difficili. Un altro genitore invece ha suggerito ai dirigenti scolastici di prestare una maggiore attenzione alle manifestazioni e agli attacchi di bullismo tra gli studenti, prima di prendere provvedimenti azzardati e inadeguati. La paura più grande dunque è che i bambini e gli adolescenti di questa scuola vivranno un periodo di formazione che li allontana totalmente dalla dimensione umana, da principi come il saper comprendere i momenti di difficoltà e l’essere pronti ad aiutare l’altro.
Solo un genitore, il cui figlio però è stato vittima di bullismo, si è subito schierato a favore di questo provvedimento. L’assenza totale di contatti fisici, il divieto di toccarsi esclude in alcun modo che ci siano ripercussioni o altri attacchi violenti verso il figlio e che quindi possa continuare a soffrire ingiustamente. Ad ogni modo la dirigenza della scuola inglese non ritiene di dover modificare la norma del “no-touching”, anzi, appare fortemente convinta del processo di formazione che si nasconde dietro questo divieto e che le aspettative saranno sicuramente positive.