Se mangi questo tipo di fragola avrai benefici al cervello

Una nuova ricerca ha indagato sugli effetti anti-demenza di una particolare tipologia di fragole: ecco come agiscono sul cervello

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Se amate in modo viscerale le fragole, il loro sapore, la forma, il colore e non vi spaventa incappare in una colite dovuta ai semini pur di farne incetta, allora vi farà piacere sapere che non soltanto sono buonissime (anzi, ecco qui le dritte migliori per riconoscere le più fresche dall’ortofrutta senza assaggiarle), ma fanno bene anche al cervello.

Una particolare varietà di fragole, infatti, allontanerebbe il rischio di demenza: lo si evince da una recente ricerca targata Università Europea dell’Atlantico di Santander che ha dimostrato come le fragole Romina siano in grado di ridurre l’aggregazione dell’amiloide-beta nel cervello.

La demenza è un insieme distruttivo di sintomi associati al declino del cervello, come la perdita di memoria. Il tipo più comune è il morbo di Alzheimer , che si pensa sia causato dall’anormale accumulo di proteine, come l’amiloide-beta, all’interno e intorno alle cellule cerebrali.

Uno degli obiettivi primari della ricerca è proprio trovare modi per ridurre l’accumulo di grumi di amiloide-beta nel cervello.

Ma in cosa si differenzia dalle altre fragole, la varietà Romina? Essa si distingue per l’elevata adattabilità ai terreni non fumigati e alla coltivazione in pieno campo in condizioni climatiche dall’Adriatico all’Europa centro-settentrionale; inoltre sembra particolarmente resistente alle malattie, oltre ad essere riconosciuta per le sue qualità nutrizionali e la maturazione precoce.

Lo studio ha verificato la ricchezza dell’estratto di fragola in termini di contenuto in composti fenolici, tuttavia bisogna ancora approfondire la relazione tra le fragole Romina e i benefici per il cervello nonostante il fatto che già nel 2020 una ricerca di un team di scienziati della Rush University aveva portato alla luce i benefici del consumo di fragole negli anziani.

Dopo aver analizzato i dati raccolti, i ricercatori hanno stabilito che i partecipanti che consumavano una o più porzioni di fragole a settimana avevano un rischio inferiore del 34% di sviluppare la demenza da Alzheimer.

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