Roma, 15 gen. (askanews) – La politica dell'”unica Cina” non è negoziabile. Questa la risposta secca di Pechino alle affermazioni del presidente eletto Usa Donald Trump, che ha messo in discussione l’adesione a questo principio diplomatico.
“Non è oggetto di negoziati”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lu Kang in un comunicato. “C’è – ha aggiunto – una sola Cina nel mondo, Taiwan è una regione inalienabile deella Cina e il governo della Repubblica popolare cinese è l’unico legittimo governo che rappresenti la Cina”. Trump ha suggerito di voler utilizzare il principio dell'”unica Cina” come moneta di scambio per ottenere l’abbandono da parte di Pechino di pratiche commerciali e suo dire scorrette. “Tutto è soggetto a negoziato, compresa l’unica Cina”, ha detto in un’intervista pubblicata venerdì sul Wall Street Journal.
Il presidente eletto, inoltre, ha già irritato su questo fronte Pechino, accettando la telefonata di congratulazioni di parte della presidente di Taiwan Tsai Ing-wen, che ha posizioni abbastanza vicine all’indipendentismo. “Facciamo appello alle parti interessate negli Stati uniti a prendere atto dell’estrema sensibilità della questione di Taiwan e a rispettare gli impegni assunti dai precedenti governi americani, evitando di minare il sano e stabile sviluppo delle relazioni bilaterali”, ha detto ancora Lu Kang.