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Sei allergico o intollerante a ciò che hai mangiato? Come capirlo

Ecco come riconoscere un’allergia alimentare distinguendola dalla semplice intolleranza ad alcuni cibi.

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Crostacei, latticini, arachidi e non solo: i cibi che possono dare problemi di allergia sono molti e le stime parlano, solo per quanto riguarda gli USA, di circa 32milioni di persone colpite da intolleranze alimentari. Se, da una parte, la maggior parte delle allergie si evidenzia già durante gli anni dell’infanzia, non mancano i casi in cui i sintomi si mostrano solo una volta raggiunta la maggiore età e anche oltre.

Le manifestazioni, poi, possono essere molteplici, cosa che può rendere difficile sia identificare l’allergia sia ricondurla a uno o più alimenti di cui ci si è cibati a tavola. La prima attenzione da porre per capire se si è allergici o intolleranti a quello che si è appena mangiato è saper distinguere allergia e intolleranza. Si parla di intolleranza quando il fisico non è in grado di sopportare un certo alimento che, una volta ingerito, fa scattare una reazione avversa che comunque non mette a repentaglio la vita del soggetto. Tra le intolleranze più comuni ci sono, per esempio, quella al lattosio e ai latticini, quella al grano e quella alle uova

Diversa, invece, la situazione nel caso di un’allergia che scatena nell’organismo una risposta immunitaria con una serie di reazioni che possono essere gravi e pericolose per la sopravvivenza stessa. Attenzione, per esempio, se dopo un pasto – talvolta bastano pochi minuti, talaltre possono trascorrere anche alcune ore – si sviluppano macchie rosse molto pruriginose che sembrano punture d’insetto. L’orticaria, infatti, è sintomo di un’allergia alimentare.

Un altro segnale che può indicare una condizione allergica è la sensazione di fastidio alla gola e di fatica a deglutire causata dal gonfiore della lingua. Ugualmente, avvertire problemi alle vie aeree come un sibilo quando si respira o il naso chiuso quasi si avesse il raffreddore deve metterci in allerta. Ma l’allergia può portare anche a nausea e vomito gravi fino alle reazioni più severe per cui si parla di shock anafilattico. In tal caso occorre fare ricorso urgente all’intervento medico.

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