Da “Simone” a “Her”, sono diversi i film che negli anni hanno immaginato un’assistente virtuale talmente reale da diventare un’ossessione per l’essere umano: ma d’altronde già dai tempi di Isaac Asimov i robot, almeno quelli letterari, avevano un cuore ed emozioni umane.
Ora, con l’evoluzione dei tempi, ad essere virtuale è l’influencer: come Miquela Sousa, nickname Lil Miquela, che sembra a tutti gli effetti una delle tante influencer che popolano il web e i social network. Segni particolari? La perfezione: la ragazza è bella, simpatica, spontanea e di talento (ecco la classifica degli influencer più popolari)
#SongAssociation gone virtual! Tune in as @lilmiquela sings Taylor Swift, BLACKPINK, and Dua Lipa in a race against the clock. pic.twitter.com/HgxoXT6YUy
— ELLE Magazine (US) (@ELLEmagazine) February 11, 2021
Lil Miquela ha già pubblicizzato brand del calibro di Calvin Klein, Prada, Supreme, Chanel e Samsung ed è apparsa insieme a celebrities come Millie Bobby Brown e Bella Hadid. Come se questo non bastasse, Miquela è anche una cantante, che ha ottenuto grande successo con i suoi singoli su Spotify.
Resta però il fatto che la ragazza non è reale: è una creazione della motion graphic ed ha un team che lavora dietro di lei per creare i post e le interazioni con i follower. Tutto nasce da una startup losangelina, Brud, attiva nel campo della robotica e dell’intelligenza artificiale.
🧚♀️ AI influencers are awesome!
Do you know #AI driven blogger @lilmiquela ?
🎉 Her first #NFT has raised 23.15 ETH ($11,000!) WOW#digitalart #CryptoNews #cryptocurrency #blockchain pic.twitter.com/pWZavoPkK1
— SENSO Token (@SensoToken) February 15, 2021
Da Brud sono riusciti a mantenere il segreto di Lil Miquela per circa 2 anni, dal 2016 al 2018, prima che emergesse la verità: la ragazza non esiste, è solo un mix di tutte le caratteristiche (inquientantemente perfette) che deve avere l’influencer degli anni 2020.
La startup, visto il successo di Miquela, ha creato altri due influencer virtuali, Blawko e Bermuda: per ora solo applicazioni grafiche in 3D, per il futuro chissà.
Anche gli influencer, dunque, devono iniziare a preoccuparsi di poter essere facilmente sostituiti con copie molto più efficenti e vantaggiose: l’influencer virtuale non sbaglia mai, non ha problemi di spostamento nè di salute, è sempre pronta e al top delle sue possibilità. Insomma, non è reale: ma forse al web va bene così!