In Siria la guerra si combatte anche con la speranza, quella dei bambini, che ritrovano la normalità nelle piccole cose: come un parco giochi. L’associazione Casa diritti degli orfani ha creato per loro un piccolo parco giochi sotterraneo in cui i bambini si divertono, giocano e socializzano lontani dalla guerra.
Un corridoio stretto, degli scalini e un piccolo sotterraneo: un percorso a ostacoli per arrivare ad un parco giochi nelle viscere della terra, sotto le bombe e le macerie. L’originale struttura è stata realizzata a Ghouta, cittadina vicino Damasco, da anni teatro degli scontri fra le forze armate ribelli e il regime di Assad. La zona è bombardata quotidianamente e più di una volta ha ricevuto anche attacchi chimici.
Il parco ha come scopo quello di togliere i bambini dalle strade per allontanarli non solo dal pericolo delle bombe, ma anche da quello – forse peggiore – della radicalizzazione. Le immagini di questo parco giochi unico al mondo sono state diffuse dagli attivisti del media center locale con lo scopo di dimostrare che, nonostante la guerra, la Siria continua a resistere.
Nelle immagini i bambini giocano fra palline colorate, si divertono sull’altalena e sulle giostre. Sembra impossibile pensare che, pochi metri sopra le loro teste, imperversi la guerra. Istanti che riportano alla mente le foto pubblicate qualche giorno fa che mostravano i bambini di Aleppo intenti a giocare in una piscina per strada. Non si trattava di una piscina qualunque, bensì del cratere di una bomba che si era riempito d’acqua. Le foto avevano fatto il giro del mondo commuovendo tutti e raccontando, ancora una volta, la tragedia dei bambini siriani, prime vittime di questa guerra che dura ormai da cinque anni e non sembra destinata a finire.