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Sollevali almeno 1 o 2 volte a settimana, vivrai più a lungo

Abbinare il sollevamento pesi all’attività aerobica sarebbe aiuterebbe la longevità: ecco l’ultimo studio.

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Praticare attività fisica con regolarità è una delle abitudini più preziose per avere una vita lunga e in salute. Ovviamente, è bene calibrare lo sforzo, l’intensità e la frequenza di allenamento a seconda dell’età, in modo da eseguire gli esercizi più utili per l’organismo senza correre rischi inutili. Ma chi pensa che quando si è maturi, o anziani, si debba abbandonare l’esercizio si sta sbagliando di grosso. Il nemico numero uno, infatti, è la pigrizia che, insieme alla sedentarietà, mette a repentaglio il nostro benessere a maggior ragione quando si ha qualche anno in più sulla carta d’identità.

Ancora una volta, poi, la ricerca medica conferma l’importanza del movimento, che aumenta l’aspettativa di vita giovando alla longevità. Uno studio recente, in particolare, che arriva da oltreoceano, è stato condotto dall’America’s National Cancer Institute di Rockville (Maryland) su circa 100mila adulti con età media di 71 anni. I ricercatori hanno voluto indagare il rapporto tra alcune tipologie di esercizio fisico e il rischio di morte prematura.

I dati sono incontrovertibili, confortati proprio dall’ampiezza del campione analizzato. Chi solleva pesi regolarmente – meglio se in combinazione con esercizi aerobici come corsa e nuoto – corre minor pericolo di morte in giovane età. Per le persone abituate al sollevamento pesi non accompagnato da attività aerobica è stata stimata una riduzione dei rischi tra il 9% e il 22%. Numeri che si alzano in maniera importante per gli adulti che hanno praticato sollevamento pesi e attività aerobica (entrambi una o due volte alla settimana).

Questi soggetti, infatti, hanno riscontrato un rischio di morte ridotto per valori compresi tra il 41% e il 47%. Gli autori dello studio, pubblicato sulla rivista specializzata ‘British Journal of Sports Medicine’, hanno specificato che si tratta di una riduzione registrata per tutte le cause di morte nei soggetti anziani. Si tratta senza dubbio di un quadro utile che aggiunge un tassello prezioso agli studi sulla longevità.

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