Non facciamo fatica a credere che il cambio dell’ora abbia inciso negativamente sulla qualità del sonno per molti di voi: è normale ma ci riabituiamo nel giro di qualche giorno e con questi disturbi passano anche la sensazione di avere più fame o di essere più nervosi.
Ma dormire bene al di là del passaggio dall’ora solare alla legale e viceversa può rivelarsi molto arduo e gli scienziati continuano ad indagare sulle ragioni per cui ci svegliamo o sui rischi correlati ad una cattiva dormita.
Un valido aiuto può venirci dall’osservazione del comportamento faunistico: da millenni, infatti, pare che le mucche al pascolo o altri animali siano portati a mettersi in fila da Nord a Sud per mangiare o per riposare. Gli scienziati hanno osservato che gli animali potrebbero essere influenzati dal campo magnetico della Terra e troverebbero giovamento nello stare con la testa a settentrione e le zampe a meridione.
Ebbene, questo sembra funzionare anche per gli uomini: mettersi in fila, cioè allinearsi con il corpo da Nord a Sud mentre si dorme aiuterebbe non soltanto a dormire meglio, ma anche ad abbassare la pressione sanguigna.
Come riporta Express.co.uk, la Sleep Foundation – dopo una ricerca puramente osservazionale – è giunta ad una interessante conclusione: “Anche se non ci sono ricerche che colleghino il mal di testa e la direzione del sonno, ci sono alcune prove che dormire verso sud può ridurre il rischio di ipertensione. Dopo un periodo di tre mesi, coloro che dormivano con orientamento nord-sud avevano una pressione sanguigna più bassa, una migliore qualità del sonno e in generale un sonno più lungo. Di conseguenza, i ricercatori hanno concluso che dormire in allineamento con il campo elettromagnetico terrestre potrebbe migliorare la qualità del sonno”.
Lo studio, al momento, non inserisce o prende in considerazione altri elementi o fattori ma è indubbio che la posizione in cui dormiamo può migliorare la nostra salute.