Pranzi e cenoni delle feste sono occasioni preziose per trascorrere qualche ora di serenità con le persone più care. Tuttavia, sappiamo bene, che la controindicazione peggiore – al pari, forse, della compagnia di quel parente del quale faremmo volentieri a meno… – è quella di esagerare a tavola. Così, la conseguenza immediata è sentirsi appesantiti nel momento stesso in cui si alza per poi scoprire, ahinoi, che la bilancia conferma tutti i nostri timori. Mantenere o recuperare la forma fisica tra un evento e l’altro diventa, dunque, l’impegno da onorare per evitare di trascinarci qualche chiletto di troppo anche nelle settimane a venire.
Tra le attività consigliate dai personal trainer, il nuoto è tra le preferite perché davvero, come già dicevano le nostre mamme quando ci portavano in piscina, è uno sport completo. Si tratta, del resto, di un allenamento a bassa intensità che può essere praticato da tutti e a ogni età senza mettere a repentaglio la salute. Anzi, traendone giovamento sotto molti punti di vista, a partire da quello estetico.
Se, infatti, l’obiettivo primario è smaltire gli accumuli di grasso per perdere peso, una bella nuotata è quello che serve. Non è quindi necessario dedicarsi a sfiancanti sessioni in palestra, con esercizi ad alta intensità a cui, magari, il nostro fisico non è abituato. Nuotare è, in tal caso, l’opzione migliore in quanto è un’attività cardio che addirittura può far bruciare più grasso e in maniera uniforme. Il nuoto, in quanto esercizio a basso impatto e dal ritmo più lento ma protratto, va a lavorare maggiormente sui depositi adiposi sfruttando i grassi rispetto ai carboidrati come fonte energetica.
Inoltre, nuotare rafforza la muscolatura e fa bene all’apparato circolatorio dal momento che è ottimo per il cuore. E grazie al galleggiamento in acqua, il nuoto è praticabile anche di chi soffre di patologie articolari. Alternando gli stili, poi, è possibile variare l’allenamento con sequenze che non annoiano e migliorano anche il risultato bruciando fino a 500 calorie ogni ora.
