Stephen Hawking conduce “Genio di Stephen Hawking” una serie tv in sei puntate per il piccolo schermo. Per la loro esplorazione delle rigide leggi della natura, della fisica e della matematica, i migliori programmi di scienza operano una specie di magia. Che si tratti di Jacques Cousteau che porta i misteri della profondità del mare nei nostri salotti o Bill Nye che rende la chimica divertente per i bambini, questi spettacoli ci fanno sentire allo stesso tempo piccoli e profondamente connessi, alla stregua di insignificanti puntini su un pezzo di roccia scagliata con forza attraverso lo spazio eppure inseparabile dalla grandezza della galassia.
La serie tv “Genio di Stephen Hawking” viene trasmessa dall’emittente statunitense PBS e su scala internazionale dal canale National Geographic. Va in onda sulla PBS ogni mercoledì dal 18 maggio al primo giugno 2016. Nel corso dello show ci si chiede se le persone comuni siano in grado di pensare come i geni della scienza. In ogni episodio, un differente gruppo di individui cerca di riflettere come i più grandi scienziati della storia, al fine di dare risposta ad alcuni quesiti significativi per il genere umano.
In ognuno dei sei episodi Hawking pone una domanda alla gente comune, sicuro di trovare la risposta usando il potere della mente. L’argomento della prima puntata è stato il viaggio nel tempo. Nel corso di vari esperimenti, i concorrenti hanno affrontato fra i tanti temi la relatività di Einstein, in particolare il collegamento tra lo spazio e il tempo.
Lo show esplora diversi campi della scienza, dalla biologia evoluzionistica all’astrofisica alla meccanica quantistica, tentando di risolvere quesiti come la possibilità di viaggiare nel tempo e se siamo soli nell’universo. Nella clip del programma, Hawking sfida il pubblico in un tema che coinvolge la fisica, una palla pesante, un bicchiere di Martini e un’oliva.
Lo scienziato ha rivelato in un comunicato stampa che la serie tv “Genio di Stephen Hawking” è uno spettacolo divertente, che cerca di scoprire se la gente comune abbia abbastanza intelligenza per pensare come i più grandi scienziati della storia. Si è anche mostrato ottimista, sicuro che i concorrenti riusciranno nel loro obiettivo. Il tentativo del ricercatore di portare la scienza alle masse è nobile e le domande che pone sono senza dubbio interessanti. Basta guardare le sue apparizioni su “I Simpson” o l’intervista con John Oliver per rendersi conto che non è soltanto un intellettuale chiuso nella sua torre d’avorio.