La storia dell'uomo che insegna agli insetti a recitare

Ecco l'incredibile storia di Steven Kutcher, l'addestratore che insegna agli insetti a recitare

2 Maggio 2017
Fonte: Twitter

Come fanno gli insetti a recitare nei film? A svelarlo è Steven Kutcher, l’uomo che consente a ragni, tarantole e scarafaggi a prendere parte ai film. Kutcher è un entomologo che da moltissimo tempo lavora con i maggiori produttori e registi di Hollywood. Dal 1976 Steven svolge la professione di ammaestratore di insetti.

Negli ultimi anni si è occupato di alcuni fra gli “insetti del cinema” più famosi: dai ragni di “Spiderman” sino agli scarafaggi di “Paura e Delirio a Las Vegas”.  “Mi considero un mandriano di insetti, un consulente – ha svelato in un’intervista Steven Kutcher -. Non sono quello che addestra cani e galline e per caso ha anche una tarantola. Sono sia uno scienziato che un artista. Credo che sia stato Steven Spielberg che ha detto che sono stato il primo entomologo del cinema. Ho portato la scienza del comportamento degli insetti nel cinema”.

La bravura di Steven Kutcher sta soprattutto nel fatto che non riesce solo a far recitare gli insetti, ma anche a proteggere gli attori, evitando che si facciano male durante delle scene pericolose. Al tempo stesso Steven riesce anche a tutelare gli insetti, proteggendoli nel corso delle scene più difficili.

Ma come ha iniziato a fare questo lavoro? Steven ha spiegato di essere entrato quasi per caso nel mondo del cinema. Tutto è iniziato quando il suo ex-professore venne contattato dai produttori della pellicola “L’Esorcista II – L’Eretico”.  Il regista infatti cercava qualcuno che potesse fornire un aiuto sul set con le locuste. Il professore indicò Kutcher e da allora l’entomologo ha lavorato in moltissimi film.

L’esperto ha svelato di aver affrontato la sua sfida più grande con i ragni, che ha studiato a lungo per scoprire quali fossero le specie più adatte per prendere parte alle riprese dei film. Parlando del suo lavoro Kutcher ha spiegato di non voler rivelare i suoi segreti a nessuno, anche se, ha detto “è abbastanza facile per chi conosce gli insetti”. “Si tratta di sfruttare le normali reazioni degli insetti – ha rivelato – guidandole con pattern visivi, luci, calore o vento”.

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