Se siete tra quelle persone per cui il Natale è solo fonte di stress, tra regali da scegliere e convenevoli di rito, leggete cosa ha combinato tal Ted Pelkey.
L’uomo, originario del Vermont, ha “regalato” alla sua città un gigantesco dito medio realizzato in legno di pino, posto su un piedistallo in modo che potesse essere ben visibile dalla strada e illuminato con dei proiettori per poter essere ammirato anche di notte. Realizzare la scultura gli è costato ben 4000 dollari, ma gli sarà certamente valso una grande soddisfazione.
L’enorme dito medio, infatti, è un “regalo di Natale” dell’uomo indirizzato al Westford Selectboard, al Development Review Board e ad altri centri di potere cittadini che hanno bloccato per oltre dieci lunghi anni la richiesta presentata da Ted per ottenere la licenza per costruire un garage.
Il tanto agognato garage avrebbe permesso all’uomo di spostare il suo business legato alla riparazione e alla vendita di camion da Swanton ad un luogo più vicino alla sua proprietà.
Il dito medio sembrerebbe rientrare nella categoria “arte pubblica”, che consente ai cittadini di esercitare la propria libertà d’opinione nei limiti della legge. Lo stesso Ted Pelkey ha dichiarato: «Scoprire che il dito medio rientrava nel concetto di arte pubblica è stata la cosa più meravigliosa che mi sia mai stata detta».
Come abbiano reagito i destinatari del regalo alla vista del gigantesco dito medio non è dato saperlo. Quel che è certo, però, è che Ted Pelkey del Vermont è diventato in breve tempo un idolo sul web. Sono tantissimi i commenti degli utenti di internet che vorrebbero replicare la sua iniziativa nella propria città.
L’episodio ha un precedente illustre. Ed è tutto italiano. Il 24 settembre 2010 è stata inaugurata a Milano “L.O.V.E.”, comunemente nota come “Il Dito”. Si tratta di una scultura a forma di gigantesco dito medio realizzata dal celebre artista italiano Maurizio Cattelan, posta al centro di piazza degli Affari a Milano.
In questo caso il gesto irriverente, in ironico contrasto con lo stile apparentemente classico e monumentale dell’opera di Cattelan, sembra rivolto sia all’architettura del ventennio di palazzo Mezzanotte sia al mondo della finanza che esso rappresenta.