Studentessa vittima di Tinder, Tinder le paga una borsa di studio

Una ragazza canadese vittima di Tinder, le diffondono una foto e lei viene espulsa dalla confraternita universitaria. Tinder per risarcimento le paga una borsa di studio

2 Maggio 2016
Fonte: Flickr

Nebraska (USA). Una ragazza vittima di Tinder, la nuovissima App per incontri, diffusissima ormai tra i più giovani. Shannon Workman, una studentessa di college americana pubblica una nuova foto profilo indossando la maglia con il logo della propria confraternita.
Fin qui niente di strano, il gruppo però non accetta di buon grado la foto, e caccia via la povera Shannon dichiarando che la foto della ragazza violava le regole di dignità umane emanate dalla confraternita e considerata come osè.
Nell’immagine la ragazza indossa dei pantaloncini e sulla maglia si legge la scritta “Sweet Home Chi Omega”. Come ha fatto però la foto a finire nelle loro mani? Ci ha pensato un gruppo di hacker che, violando il sito, quest’anno ha reso pubbliche migliaia di foto di utenti ignari che le proprie immagini potessero finire sul web.

In un’intervista per BuzzFeed News due membri di Chi Omega (questo il nome della confraternita) e uno dei consulenti hanno ammesso che non volevano avere niente a che fare con quel sito, considerato non dignitoso. Accusando poi l’interessata di promiscuità e di aver usato la foto per usi indegni.
La madre e molte altre studentesse hanno donato il loro sostegno pubblicando dei post su Facebook (in cui si evince che non c’è alcuna indicazione della violazione del regolamento) sperando che questo non macchiasse la carriera della ragazza, vittima di un’innocente foto pubblicata su Tinder .

Molti componenti di Chi Omega da tutto il mondo hanno contattato la ragazza chiedendole scusa e dimostrandole il loro appoggio. Shannon ha però dichiarato che non ha la minima intenzione di voler tornare a far parte della confraternita che l’ha cacciata.
La foto infatti, non ha niente di tutto ciò che possa essere denominato come non rispettoso. Nè per quanto riguarda l’immagine della ragazza nè della confraternita. Forse questo il motivo che ha spinto i fondatori della app a regalarle una borsa di studio.
Il co-fondatore e amministratore delegato di Tinder, Sean Rad, ha dichiarato che per la prima volta sono stati colpiti dalla storia di un utente, apprezzando il coraggio e la determinazione che la ragazza ha dimostrato.

Proprio per questo motivo hanno chiamato direttamente Shannon per darle questa opportunità.
La ragazza così da vittima, non solo di Tinder, ma dei rischi che il Web purtroppo ha, si è ritrovata con una nuova prospettiva da valutare.
Adesso la poco più che ventenne non ha ancora deciso se accettare l’offerta, ma è felice di sapere che il suo caso è stato preso in considerazione, e ha dichiarato che valuterà la proposta con molto interesse.

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