Delicati, irriverenti, spesso criptici: stiamo parlando dei quadri realizzati dagli artisti nel corso dei secoli.
Il focolaio dell’arte non si è mai spento, così come l’interesse nei suoi confronti. In passato, esponenti religiosi e politici, sono stati i principali committenti delle più grandi opere pittoriche, architettoniche e scultoree che oggi possiamo ammirare.
Ogni dipinto si presta a mille e più interpretazioni, ma non sono poi così radi i casi di figure nascoste all’interno di un quadro e scoperte molti secoli dopo, magari durante un lavoro di restauro.
Ed è proprio ciò che è accaduto a The Paston Treasure, un dipinto realizzato su commissione da un pittore sconosciuto fiammingo. La tela, che risale al XVII secolo, ha delle dimensioni importanti (240 x 165 cm), e assomiglia a un collage di frutta, animali, candele, fiori, tutti finemente disegnati e curati nei più piccoli dettagli. Emerge quindi un evidente studio da parte dell’artista, di ogni oggetto presente nel dipinto.
Il quadro fu commissionato dalla famiglia Paston ed è la rappresentazione della fragilità della vita e della certezza della morte. I colori utilizzati sono delicati e armoniosi nel loro insieme, il tratto è quello fiammingo con colori vibranti come ad esempio il rosso.
Ma cosa ha di enigmatico questo dipinto? Dopo ben quattro secoli, è stata rinvenuta la figura di una giovane donna disegnata, ma poi coperta. La scoperta è stata possibile grazie allo scanner portatile a raggi X ideato dai ricercatori dell’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali (Ibam) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) a Catania, e dei Laboratori Nazionali del Sud (Lns) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
Grazie allo studio del restauro che si stava effettuando sul dipinto, i ricercatori hanno rinvenuto una figura di donna che potrebbe rappresentare un membro della famiglia Paston oppure un’immagine allegorica. Lo scanner Landis-X è stato determinante in quanto ha permesso di ottenere la distribuzione dei pigmenti sul dipinto con un’alta risoluzione, ovvero fino a 30 millesimi di millimetro. In questo modo, gli studiosi hanno ricostruito non solo i dettagli del volto femminile, ma anche la pettinatura ornata con foglie decorative e l’abbigliamento.
Per i curiosi che vogliono ammirare il dipinto da vicino, verrà inaugurata il 23 giugno una mostra dedicata al quadro, presso il museo del castello britannico di Norwich.