Tartarughe marine, record nidificazioni Caretta caretta in Italia

Da inizio estate al primo agosto sono stati censiti ben 179 nidi di Caretta caretta lungo i lidi della Penisola.

6 Agosto 2021

Sono esattamente 179 le nidificazioni censite dall’inizio dell’estate al primo agosto lungo tutta la nostra Penisola. È record in Italia per le tartarughe Caretta caretta che, da Lampedusa a Venezia, popolano con sempre maggiore frequenza i lidi italiani. I numeri di Legambiente raccontano, così, di un fenomeno in espansione anche nel Mediterraneo del nord come mai prima s’era visto prima.

Grazie anche all’impegno sul campo dei Tartawatchers, infatti, i vigilanti sulle nostre spiagge hanno individuato i nidi delle tartarughe marine in modo da garantire la sicurezza e l’incolumità delle uova. La regione in cui la nidificazione è risultata più cospicua è la Calabria dove, all’inizio del mese di agosto (i dati sono aggiornati settimanalmente sul sito Tartapedia.it), si registrano sessantun nidi.

In particolare, il Cilento si conferma l’area prediletta per le ovodpeosizioni con ventisette nidi censiti tra Castellabate e Centola-Palinuro. E a detenere il record con ben otto nidi è Ascea. Bene anche, Campania e Sicilia a quota quarantatré, Puglia con undici e Lazio con otto siti. E ancora, Sardegna e Toscana ne ospitano cinque, la Basilicata due e il Veneto uno.

L’aumento della nidificazione lungo i litorali italiani cresce di pari passo con l’attenzione degli operatori turistici verso le Caretta caretta. Sono sempre più numerosi, infatti, gli stabilimenti balneari che hanno deciso di abbracciare l’iniziativa di Legambiente Lidi amici delle tartarughe marine. Finora sono oltre cinquecento le bandiere ‘tartafriendly’ che sventolano da Nord a Sud segnalando l’adesione alle regole che salvaguardano le tartarughe.

L’impegno, per esempio, comprende la pulizia manuale della spiaggia, la riduzione dell’inquinamento (luminoso e acustico) di notte e la sensibilizzazione dei bagnanti attraverso materiale informativo. “Gli stabilimenti balneari si stanno rivelando luogo strategico […] segnalando in prima persona la presenza dei nidi e rendendosi protagonisti di azioni di pronto intervento insieme ai nostri volontari, in un’estate singolare per numero ed estensione delle nidificazioni finora censite”, è il commento soddisfatto di Stefano Di Marco, coordinatore dell’Ufficio Progetti di Legambiente.

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