Sia il servizio meteorologico statunitense SWPC che la NOAA (ovvero l’agenzia federale statunitense che si interessa di oceanografia, meteorologia e climatologia) hanno messo in guardia a partire dal 18 agosto e per tutto il weekend sui possibili disagi causati da diverse tempeste solari in atto.
La tempesta solare – o geomagnetica – è un disturbo, definito in un più o meno breve arco temporale, della magnetosfera terrestre che genera vento solare causato dall’espulsione di massa coronale (CME) verso la Terra.
In queste ore, dunque, assisteremo ad almeno quattro espulsioni di massa coronale che andranno ad impattare il campo magnetico terrestre: oggi 19 agosto gli esperti hanno etichettato come moderata l’intensità della tempesta solare; ieri era invece un gradino più in alto (intensità G3) che di solito può generare fenomeni strani e inusuali come lo spostamento dell’aurora boreale.
Ciò succede quando – per via della riconnessione magnetica – milioni di particelle aumentano il proprio moto nell’atmosfera e finiscono per scontrarsi ed entrare in collisione con atomi e molecole: da questa interazione si genera una sorta di esplosione di luce che ci fa restare senza parole.
“Queste interazioni – stando ai chiarimenti forniti dalla NASA – continuano a quote sempre più basse fino a quando tutta l’energia in entrata viene persa. Quando vediamo l’aurora luminosa, stiamo osservando un miliardo di collisioni individuali, che illuminano le linee del campo magnetico della Terra”.
Cerchiamo di dirimere un altro dubbio: che cos’è la massa coronale? Come spiegano ancora dalla agenzia nazionale responsabile del programma spaziale e della ricerca aerospaziale degli Stati Uniti d’America, sono “enormi bolle di radiazioni e particelle provenienti dal Sole che esplodono nello spazio ad altissima velocità quando le linee del campo magnetico del Sole si riorganizzano improvvisamente”.
In parole povere dalla corona della nostra stella si sfalda della materia che va a generare un forte vento solare il quale poi va a cozzare con il nostro campo magnetico.
In linea di massima le conseguenze che possiamo avvertire in questi giorni sono tralasciabili, ma in teoria potrebbe aumentare il verificarsi di blackout, disturbi alle reti, difficoltà di connessione ad internet e in generale disagi alle comunicazioni.
