Il tennis italiano è un movimento in costante crescita, nonostante gli enormi ritardi rispetto ad altre federazioni europee ed internazionali, ed i risultati negli ultimi anni stanno confermando questa tendenza. Specialmente grazie alle donne, il nostro movimento tennistico sta guadagnando le luci della ribalta sia nel singolo che nel doppio. La vittoria agli Us Open di Flavia Pennetta, a cinque anni di distanza dal trionfo di Francesca Schiavone al Roland Garros, è stato un risultato storico per il tennis italiano.
Anche quest’anno, pur non essendo arrivate vittorie nei tornei dello Slam, i nostri tennisti hanno dato ottima prova delle loro capacità, vincendo tornei Masters in tutto il mondo. Particolarmente in forma tra gli uomini è Fabio Fognini, numero 35 della classifica Atp, che ha raccolto buoni risultati all’Open di Madrid e a quello di Monaco. Pessima la stagione di Andreas Seppi, altro tennista di punta del movimento italiano costantemente bloccato dai problemi fisici.
Ma ancora una volta a dare maggiori soddisfazioni al movimento tennis italiano sono state le donne.
Dato per assodato il ritiro della Pennetta dopo la vittoria a Flashing Meadows, a trainare la bandiera italiana nella classifica WTA è stata Roberta Vinci, attualmente al settimo posto del ranking del circuito femminile. Dopo un inizio non entusiasmante legato a problemi fisici, la nostra tennista ha incanalato una serie di risultati positivi, conquistando il Premier di San Pietroburgo, suo decimo titolo in carriera. Bene anche Sara Errani, numero 23 della classifica, anche lei vincitrice ad un Premier, quello di Dubai, suo primo titolo di tale prestigio.
Dopo anni di onorata carriera ha deciso di lasciare il mondo del tennis professionistico Francesca Schiavone, che appenderà la racchetta al chiodo al termine del 2016. Prima italiana a conquistare il Roland Garros per quel che riguarda il tennis italiano femminile, la Schiavone ha riportato in Italia questo prestigioso trofeo che mancava dal nostro paese dal 1976, anno in cui Adriano Panatta trionfò sulla leggendaria terra rossa e portò a casa la Coppa dei Moschettieri. La Schiavone sfiorò una clamorosa doppietta l’anno successivo, quando raggiunse nuovamente la finale e si arrese soltanto di fronte alla tennista cinese Na Li e ad un arbitraggio non propriamente filoitaliano in quell’occasione.