Ci sono saghe che, come “Beautiful”, andranno avanti all’infinito: e una di queste sembra proprio essere “Terminator”.
“Terminator” è giunto al suo sesto film: il poster della pellicola stavolta non mostra omoni muscolosi intenti a fare a gara di forza bruta per salvare mondi e fidanzate, ma tre donne fiere che avanzano fucile alla mano. C’è Linda Hamilton nel ruolo della mitica Sarah Connor, affiancata dalle attrici Natalia Reyes e Mackenzie Davis. Non si sa ancora molto sui personaggi che saranno interpretati dalle due star, ma i segni sul corpo di Davis lasciano pensare che potrebbe essere uno degli androidi futuristici tanto amati dal franchise. Manca nel poster Arnold Schwarzenegger che – non vi preoccupate – avrà comunque una parte nel film. Per adesso il nuovo “Terminator” di Tim Miller non ha titolo, ma uscirà a novembre 2019.
Natalia Reyes dà il volto a Dani Ramos, mentre del personaggio di Mackenzie Davis si sa solamente che si chiamerà Grace.
“Terminator” sembra proprio una di quelle saghe che non avrà mai fine. Indipendentemente dal successo della pellicola, i registi continuano a investire sul prodotto, ormai diventata un cult senza tempo. Il primo “Terminator” di James Cameron, uscito nel 1984, è stato un successo senza precedenti. Realizzato con un budget molto basso – sono stati spesi 6,4 milioni di dollari per le riprese – ha incassato al botteghino oltre 78 milioni di dollari. Chiaramente per “Terminator 2” le spese sono state maggiori: lo scheletro di metallo con il quale era ricoperto Arnold Schwarzenegger è costato 102 milioni di dollari.
Non solo film: tra il terzo e il quarto sequel di “Terminator”, lo sceneggiatore statunitense Josh Friedman ha avuto l’idea di trasportare i cyborg anche sul piccolo schermo. Ne sono derivate due stagioni trasmesse tra il 2008 e il 2009, che hanno visto protagonisti l’attrice di Game of Thrones Lena Headey nei panni di Sarah Connor e Thomas Dekker in quelli di John.
C’è da dire che alcuni film di “Terminator” non hanno riscosso il successo sperato. Non solo: sono stati definiti “insultanti” dai critici cinematografici. Tim Miller adesso ci riprova e punta tutto sulle donne forti e indipendenti. Bisogna solo aspettare il 2019… e il prossimo sequel!